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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2013 alle ore 17:45.

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Blackberry Q5
Il nuovo telefonino sarà lanciato alla fine di questa estate in quattro colori (bianco, nero, rosso e rosa) e destinato in modo particolare ai mercati emergenti e solo in alcuni selezionati Paesi (asiatici e dell'America Latina).
Dotato di tastiera fisica Qwerty ed equipaggiato con il sistema operativo Blackberry 10, lo smartphone in questione non ha ancora un prezzo di listino definito (alcuni analisti hanno ipotizzato una cifra nell'ordine dei 200 dollari senza contratto) ma è evidente che la società voglia puntare a riconquistare vendite anche nella fascia bassa, là dove spopolano oggi i terminali Android e dove vorrebbero trovare spazio i prodotti basati sulle piattaforme open source, a cominciare da Firefox Os.

Il messenger anche su iPhone e Android
Per confermare la prossima disponibilità gratuita, a partire dall'estate, della piattaforma di messaggistica BlackBerry Messenger per dispositivi Android (dalla versione Ice Cream Sandwhich in avanti) e iOs, Heins è ricorso a un inciso molto esplicito: "è arrivato il momento".
La casa canadese è quindi convinta che le potenzialità del suo servizio di chat e comunicazione in tempo reale (utilizzato circa 60 milioni di persone nel mondo, che si scambiano più di 10 milioni di messaggi al giorno) possano fare breccia anche fra gli utenti (magari ex BalckBerry) con in tasca oggi un iPhone o un Samsung Galaxy.
L'idea, di base, ha detto in proposito il Ceo, è quella di offrire a tutti un sistema indipendente di messaggistica multipiattaforma, ovviamente etichettato da Heins come il migliore oggi disponibile sul mercato. Con una WhatsApp che dichiara di avere oltre 200 milioni di utenti attivi, il compito non appare però certo dei più semplici.

Le contraddizioni sul fronte dei tablet
Poche settimane fa il numero uno di BlackBerry si lanciò in una forse avventata previsione circa la scomparsa dei pc a tavoletta dal mercato entro i prossimi cinque anni. In occasione dell'evento di Orlando, invece, lo stesso manager prima ha ribadito la propria visione parlando di un solo strumento di mobile computing cui tendere (lo smartphone) e poi corretto il tiro confermando come un ruolo importante lo giocheranno anche dispositivi con schermi touch più grandi. E assicurato che nelle intenzioni della compagnia c'è anche quella di sviluppare un prodotto di questo genere più facile da usare degli attuali tablet.
L'idea di BlackBerry è quindi quella di sfruttare un solo sistema operativo (quello del telefonino) per comandare un altro schermo (più grande) privo di un software installato a bordo, di mettere a fattor comune in altre parole la nuova piattaforma 10 senza investire ulteriormente sullo sviluppo di un hardware dedicato. E portare nel contempo la stessa in altri ambienti dove la tecnologia mobile sta diventando preminente, a cominciare dalle auto.
Nei tablet, in qualche modo, la casa canadese sembra quindi crederci ancora, ma l'esperienza fallimentare del PlayBook, lanciato all'origine privo di fondamentali servizi "embedded" fra cui l'e-mail, è ancora sotto gli occhi di tutti.

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