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Questo articolo è stato pubblicato il 13 settembre 2013 alle ore 15:23.

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Il mercato dei pc in Italia al giro di boa: salgono i volumi, ma scende il fatturato - Video

Il secondo trimestre 2013 dei personal computer va in archivio, come spesso è accaduto nel recente passato, con luci e ombre. Discreti i risultati alla voce consegne totali, con un incremento di circa l'11% anno su anno; negativi invece quelli relativi al giro d'affari, in rosso di oltre un punto percentuale rispetto allo stesso trimestre del 2012. Questi nel dettaglio i numeri elaborati da Sirmi: un milione e 745mila pezzi venduti, 680 milioni di fatturato.
Il dato d'insieme, va detto subito, è però drogato dai tablet, l'unica voce (con le workstation, che però hanno un impatto minimo sull'intero comparto) a presentare nel periodo considerato un saldo in attivo. I pc a tavoletta hanno cioè arginato, come scrivi Sirmi, "l'emorragia di domanda dei pc tradizionali" registrando un salto in avanti del 70% a valore (poco meno di 300 milioni di euro) e del 93% a volumi (935mila unità, di cui 820mila consumer).

Spariscono dalla scena i netbook
Desktop e notebook, per contro, chiudono il trimestre con un deficit a due cifre, rispettivamente del 25,2% e dell'11,9%, confermando la tendenza che vede il tablet essere di gran lunga la prima scelta di acquisto per una buona fetta di utenti. Praticamente spariti, quale ulteriore effetto della cannibalizzazione delle vendite in atto, i netbook, di cui si contano solo 1.200 unità vendute fra aprile e giugno.

Il 73% del mercato in mano a cinque vendor (fra cui Apple)
Interessante, infine, la valutazione che fa Sirmi circa la composizione del mercato pc italiano a livello di vendor. Apple (grazie agli iPad), Samsung, Acer, Hp e Asus occupano i primi cinque posti del ranking e detengono complessivamente circa il 73% circa del mercato; Dell, Lenovo, Sony, Fujitsu e Toshiba completano la classifica dei primi dieci, con una quota d'insieme del 20% circa. Per gli altri, compresi marchi che in Italia hanno avuto stagioni d'oro come Olidata, restano solo le briciole.

I tablet supereranno (nel mondo) i desktop e i notebook nel quarto trimestre
Il sorpasso in Italia, come evidenzia il rapporto Sirmi, si è già registrato nel secondo trimestre: 935mila pc a tavoletta contro 803mila pc da scrivania e portatili (workstation comprese). A livello mondiale, invece, il dominio dei tablet inizierà a concretizzarsi a partire dal quarto e ultimo periodo dell'anno e troverà consacrazione definitiva (su base annuale) nel 2015.
Lo dice Idc, che ha aggiornato le proprie proiezioni per tutto il 2013 stilando uno scenario del venduto così composto: 134,4 milioni di desktop, 180,9 milioni di notebook e 227,3 milioni di tablet. Oltre a un miliardo e 100 milioni di smartphone. Il computo degli smart connected device, categoria che comprende tutte le anime del computing e della mobilità (telefonini intelligenti quindi compresi), crescerà invece del 10,6% per arrivare a un fatturato di 622 miliardi di dollari. Circa due terzi di questo giro d'affari sarà prodotto da smartphone e tablet sotto i 350 dollari.
Nel 2017, questa la vista prospettica a firma degli analisti, le vendite di tavolette saliranno a quota 406,8 milioni, i notebook saliranno a 196,6 milioni mentre i desktop scenderanno a 123,1 milioni.

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