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Questo articolo è stato pubblicato il 20 settembre 2013 alle ore 14:52.

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I nuovi effetti di trasparenza, il lavoro fatto per cambiare i colori ad esempio delle schermate e delle cartelle stesse, è frutto di un nuovo tipo di approccio all'interfaccia di iOS che è stato pensato da Jony Ive, il design dell'hardware di Apple adesso anche a capo del design del software. Questo nuovo approccio cambia rotta radicalmente da quello iniziato sei anni fa e voluto dallo stesso Steve Jobs, basato sul concetto di "scheumorfismo" (la forma delle icone ricorda quello di oggetti veri) per rendere più intuitivo e meno complicato l'utilizzo di una serie di software e app a un pubblico non abituato a usare smartphone, tablet e addirittura computer. Missione riuscita, e adesso è il momento di fare un passo oltre, sostengono gli strateghi di Apple. Però, nell'ansia di cambiare molte se non tutte le cose, alcuni cambiamenti auspicabili sono rimasti fuori. Ne abbiamo visti tre.

Tre cose che non vanno

1) L'inutile lentezza delle animazioni
Quando si "apre" il telefono, le app si precipitano a popolare lo schermo con un'animazione elegante della durata di quasi un secondo. Molto bella la prima volta, interessante la decima, dopo una settimana non se ne può più. E di questi "effetti speciali" Apple ha disseminato alcune aree di iOS, rendendolo inutilmente lento e soprattutto lezioso l'utilizzo di quello che per il resto è il miglior sistema operativo mobile presente sul mercato.

2) Icone incomprensibili e scritte invisibili
Ottima l'idea di realizzare finalmente un Centro Controllo a portata di dito e di rendere più "snella" la grafica dell'iPhone e dell'iPad. Però: le icone del Centro Controllo sono prive di scritte (tranne quella di AirDrop). In alcuni casi si capisce a cosa fanno riferimento, in altri somigliano più a rebus che non a icone. Si impara, ma occorre tempo e un po' di applicazione. Invece è alle volte difficile riuscire a distinguere le scritte del sistema operativo. Apple permette di cambiare la dimensione del testo ma i nomi delle app e delle cartelle adesso non hanno più l'ombra e questo rende davvero difficile leggerle se si utilizzano sfondi del colore sbagliato. Prima non era così.

3) Un calendario migliore o uguale, non peggiore
Si poteva migliorare il calendario di iOS, che aveva alcune lacune e pezzetti di interfaccia di basso profilo. O si poteva lasciare uguale. Invece, si è scelto di peggiorarlo: non è abbastanza leggibile, sui telefoni nella modalità mese non ci sono più le tre righe di appuntamento disponibili in fondo allo schermo (eppure iOS 7 aumenta lo spazio a disposizione) mentre la vista ad elenco è raggiungibile in modo non intuitivo solo andando in modalità ricerca.

Nelle prossime settimane continueranno ad uscire applicazioni di terze parti che si adattano allo stile di iOS 7 e a sfruttarne anche alcuni degli effetti più scenografici come l'effetto parallasse che fa muovere il piano delle icone rispetto a quello dello sfondo, generando l'idea di una specie di 3D sul display degli iApparecchi, oppure le utilissime funzioni di aggiornamento delle app in background e di ricezione dei dati anche ad app spenta (per terminare un download, ad esempio). Quando poi arriverà anche in Italia, sarà disponibile iTunes Radio, il servizio gratuito di radio in streaming realizzato da Apple sulla base dei più di 10 milioni di canzoni a catalogo di iTunes e disponibile per adesso solo negli Usa. Un servizio che abbiamo potuto testare e che è di ottima qualità, con interfaccia molto semplice e funzionalità di alto livello. Uno dei punti di forza che per adesso è riservato solo agli utenti a stelle e strisce.

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