Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2010 alle ore 14:07.
Il direttore di questo giornale ha annunciato domenica scorsa ai suoi lettori che oggi comincia il futuro. Poiché tra qualche giorno compio novant'anni non voglio mancare all'appuntamento. Voglio dare il mio benvenuto al futuro. Un futuro che sta per imboccare la strada del secondo decennio del secolo XXI; questo terzo millennio che inaugurammo convinti di essere a un tornante della Storia, la quale – come ci ricordava domenica scorsa il direttore Riotta – si lasciava alle spalle «idee che hanno commosso e rovinato generazioni». Scorgemmo la possibilità di un tempo nuovo. Dieci anni sono stati sufficienti per renderci conto che, dietro la curva, la strada della Storia prosegue impervia e accidentata, sullo sfondo di un orizzonte di ampiezza crescente.
Il Domenicale ha accompagnato questo nostro procedere: uno specialissimo baedecker che ha soddisfatto curiosità, suscitato domande, soprattutto, ha cercato di proporre piste interpretative e chiavi di lettura diverse, mai conformate sulle idee dominanti.
Di tutto questo ne ho materiale evidenza. Alla mia età è pressoché impossibile rispettare nella lettura la tabella di marcia imposta dalla quotidiana mazzetta di giornali.
Al Domenicale, dal contenuto meno effimero e incalzante, destinato a più meditate letture, è riservato un angolo del mio scrittoio. Leggendo e talora rileggendo pagine e "ritagli" – dalla letteratura, all'economia, dalla filosofia alla storia, dalle arti alla musica, senza trascurare cinema e teatro –, ho tratto piena contezza dello sforzo che ha impegnato questo supplemento per cogliere l'air du temps e per riflettervi su con una mai abbastanza lodata, quanto rara, onestà intellettuale. Di siffatto impegno nel decifrare segni e tendenze del nostro tempo ho sempre grandemente apprezzato la rinuncia a essere accattivante a ogni costo, ammiccando ora qua ora là. Sul Domenicale opinioni e posizioni dissonanti si leggono accanto ad altre più ortodosse; il confronto tra queste non di rado ha dato luogo a discussioni vivaci e puntuali, ma diversamente da quello che ormai è divenuto un costume sgradevolmente diffuso, mantenutesi sempre su un piano di grandissima civiltà e di rispetto. E se vi par poco!
Il Futuro prende avvio portando con sé una valigia piena di buone letture, di idee stimolanti, di dialoghi e di confronti a più voci; una valigia rinnovata per contenere non solo l'attrezzatura che ci ha permesso di arrivare fin qui ma anche quella che potrà servirci per continuare il cammino. Buon viaggio Domenicale.