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Questo articolo è stato pubblicato il 06 marzo 2012 alle ore 11:51.

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Valdo Spini,
Presidente del Coordinamento Riviste Italiane di Cultura, direttore dei "Quaderni del Circolo Rosselli"

Cultura, collante delle città
L'associazione Legautonomie – associazione nazionale di governi locali fondata nel 1916 – aderisce al Manifesto.
Per i comuni è essenziale il rilancio dell'iniziativa culturale, come garanzia di qualità e coesione sociale e volano di sviluppo economico. Questo dev'essere uno degli caratteri principali di una nuova politica per le città che le rappresentanze delle autonomie locali sono impegnate a proporre al Governo e a realizzare. Legautonomie è a disposizione per ogni iniziativa utile a diffondere i contenuti del Manifesto e a sostenere gli obiettivi che propone".
Marco Filippeschi
Presidente nazionale di Legautonomie e Sindaco di Pisa

Parola di manager
Condivido completamente il manifesto "Niente cultura, niente sviluppo". L'ho condivisa nella mia pagina Facebook e ne parlerò nel prossimo numero di MAIN News, la newsletter trimestrale della mia società Management Innovatio. Complimenti e a presto!
Emilio Sassone Corsi
Senior Partner & CEO Management & Innovation

Incoraggiamenti mantovani
Aderisco al manifesto considerando centrale il ruolo della cultura "per ripensare radicalmente il nostro modello di sviluppo".
Ing. Leonardo Azzini
Castelgoffredo (Mn)

È bello vedere che dalle città più lontane e diverse emerge la consapevolezza di quanto ognuna di esse debba ritornare a essere quel laboratorio di cultura, creatività e sviluppo che furono durante la ricostruzine del secondo dopoguerra.

Mettiamo la cultura nel Pil
Aderisco al Manifesto per la cultura
che mi trova profondamente d'accordo, in particolare sul PIL indicatore insufficiente per definire lo "stato di salute" di una nazione.
Roberto Bera
consulente di informatica c.so Agnelli 138 - Torino

È così, ma attenzione, ciò non implica alcuna considerazione negativa del Pil in sé stesso, che nel complesso è un indicatore piuttosto affidabile. È insufficiente nel senso che a volte, soprattutto in Paesi come l'Italia, non è in grado di cogliere in pieno una nozione più ampia di qualità della vita.

Adesioni da Sesto Calende
Da due giorni condivido i vostri articoli
su FB e ora aderisco al Manifesto, con la Presidente Anna Maria Folchini Stabile e i soci fondatori. Siamo nati da poco ma perseguiamo gli stessi obiettivi e abbiamo molti progetti.
Paola Surano
Associazione Culturale Tracce
PerLaMeta Sesto Calende (VA)

Ottimismo aretino
Nel mondo intero Cultura Progresso ed Economia non sono scindibili. In Italia una gestione meno dilettantistica, raffazzonata e spregevole di una buona parte del nostro patrimonio culturale (dai reperti alla musica) sono certo che renderebbe solidi punti di Pil.
Marco Cestelli
Sansepolcro (Ar)

La cultura dà pane. E abbiamo fame
Aderisco convintamente al Manifesto perché con la cultura, a dispetto di quel che qualcuno ritiene, si mangia. E di cultura noi abbiamo una gran fame!
Fernando Orsini
presidente del Consiglio comunale di Mesagne (Br)

Spogliarsi delle ideologie
La mia adesione è piena se la cultura si spoglia dalle ideologie, perché la grande cultura non ha famiglie o partiti, ma supera il tempo e lo spazio e illumina trasversalmente i popoli e le generazioni.
Roberto Falzin
Bolzano

Creatività parigina
Aderisco con entusiasmo...e una precisione: come tutte le cose importanti e complesse la Cultura può essere una piattaforma per costruire un futuro accettabile o un'ancora che ci manterrebbe in un passato idealizzato. Dunque niente cultura senza creatività

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