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Questo articolo è stato pubblicato il 10 marzo 2011 alle ore 11:47.
Frenata delle export cinese a febbraio. A febbraio, secondo i dati della dogana, la voce è cresciuta solo del 2,4% rispetto al febbraio 2010 a 96,74 miliardi di dollari. Le importazioni invece sono salite del 19,4% nello stesso periodo a 104,4 miliardi. La Cina ha registrato così il suo primo deficit commerciale in 11 mesi, pari a 7,3 miliardi di dollari.
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L'effetto delle festività
Si tratta di una situazione insolita per l'economia cinese che proprio sulla sua capacità di esportare ha costruito la sua forza. Occorre tuttavia prendere in considerazione due fattori che hanno giocato un ruolo non secondario. In primo luogo il fatto che il Capodanno lunare, quest'anno sia caduto il 3 febbraio. «La festività che rallenta l'attività manifatturiera - fanno notare Yu Song e Helen Qiao di Goldman Sachs - normalmente ha un impatto maggiore sull'export che sull'import».
I rincari delle materie prime
In secondo luogo c'è il rally delle commodities. «Il timore di un'impennata dei prezzi dei carburanti per effetto dell'istabilità politica in Nord Africa e Medioriente - fanno notare Xiangfang Ren e Alistair Thorton di Ihs Global Insight - ha avuto un impatto consistente sulla domanda di materie prime». Una circostanza che è coincisa con una riduzione delle scorte delle imprese».
Il ministro del commercio: «Nel 2011 crescerà l'import»
Questa situazione di deficit commerciale potrebbe essere temporanea secondo diversi addetti ai lavori. Non bisogna trascurare comunque le parole del ministro del Commercio Chen Deming che recentemente ha detto che la Cina potrebbe registrare un deficit commerciale per quest'anno: il primo esportatore del mondo è di fronte a «numerose incertezze a livello internazionale» che potrebbero contenere la domanda di prodotti cinesi.
I dati del 2010
Per i primi due mesi dell'anno, le esportazioni sono cresciute del 21,7% mentre le importazioni sono aumentate del 41,2%, hanno detto le Dogane. Nel 2010, la Cina ha registrato un surplus commerciale di 183,1 miliardi dollari, pari al 6,2% del totale del suo commercio estero. (An. Fr.)
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