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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2011 alle ore 09:15.

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Germania, fiducia e occupazione ai massimi dai tempi della riunificazioneGermania, fiducia e occupazione ai massimi dai tempi della riunificazione

Le ultime previsioni del governo federale tedesco prevedono un aumento del Pil nel 2011 pari al 2,3%, inferiore a quello del 2010, ma comunque tale da confermare il ruolo della Germania quale locomotiva europea. I dati definitivi relativi all'ultimo trimestre del 2010 hanno stabilito innanzitutto, che la crescita complessiva nel 2010 è stata del 3,6 per cento. Tra le voci della domanda aggregata, particolarmente significativa la crescita degli investimenti in capitale fisso delle aziende (+9,4% annuo). Anche gli ordini di prodotti industriali sono aumentati del 2,7% nell'ultimo trimestre 2010.

Import/export tedesco
Soprattutto, il paese ha confermato il suo elevato grado di internazionalizzazione. Le esportazioni di beni sono ammontate a quasi 952 miliardi di euro (+18,5% rispetto al 2009), mentre le importazioni sono state pari a oltre 797 miliardi di euro (+20%). Aggiungendo anche l'export di servizi, si rileva che la domanda estera ha coperto nel 2010 circa il 45% del Pil della Germania mentre la quota coperta dalle importazioni è pari al 41%. Il 44,57% delle importazioni complessive proviene dall'Eurozona.

Complessivamente l'Italia ha esportato in Germania beni per un valore di quasi 40 miliardi di euro (con un importante quota di subforniture industriali). Il dato corrisponde a un aumento del 16,7% su base annua. Nel 2010 quasi il 60% dell'export tedesco è stato diretto in paesi Ue e in particolare il 40,57% in paesi della zona euro. Nei primi 11 mesi del 2010 le esportazioni verso l'Italia sono state di 53,4 miliardi di euro (+14,8% annuo).

La quota dell'export tedesco diretta verso paesi terzi è stata minore, ma ha dimostrato una dinamica più accentuata (+26% su base annua). Contestuale a questo ultimo aumento e a questa diversificazione è stato l'aumento delle assicurazioni pubbliche ai crediti all'esportazione, che ha totalizzato 32,5 miliardi di euro (un record storico). Ne hanno beneficiato soprattutto le operazioni con paesi emergenti: Russia (3,4 miliardi). Cina (2,2 miliardi), Brasile (1,8 miliardi).

Occupazione e fiducia al livello più alto dai tempi della riunificazione
In questo contesto, particolarmente soddisfacenti sono i dati sul fronte dell'occupazione. Nel quarto trimestre del 2010 le persone professionalmente attive in Germania ammontavano a oltre 41 milioni, il livello più alto dai tempi della riunificazione. La parte più consistente dell'aumento occupazionale proviene dal settore dei servizi (+1,3% annuo) in cui si registrano 30 milioni di occupati. Ma per la prima volta dallo scoppio della crisi è aumentato anche il numero degli occupati nel comparto manifatturiero (+0,1%). È cresciuto anche il numero delle ore lavorate in media da ogni singolo occupato. Positiva è stata anche la dinamica salariale: nel corso del 2010 le retribuzioni nette dei lavoratori sono aumentate in media del 3,4%. In aggiunta ai recenti - seppur contenuti- sgravi fiscali approvati dal governo in febbraio (420 milioni), dovrebbero permettere alle famiglie di aumentare i consumi e quindi rafforzare la domanda interna. Il tutto si traduce in un forte clima di fiducia che coinvolge anche le aziende. Il valore del test congiunturale realizzato periodicamente dall'Istituto Ifo, ad esempio, ha raggiunto a gennaio scorso il punto più alto dai tempi della riunificazione.

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