Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 maggio 2011 alle ore 09:38.

My24
Torino-Lione, ultima chiamataTorino-Lione, ultima chiamata

Confindustria e Confapi, Associazione Commercianti e Collegio Costruttori. Ma anche l'ex sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ed il nuovo, Piero Fassino; l'assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, ed il sottosegretario Mino Giachino. All'invito dell'Unione industriale di Torino, per un fronte compatto a favore della Torino-Lione ferroviaria, hanno risposto tutti, al di là delle appartenenze politiche e associative.

«D'altronde – sottolinea il presidente degli industriali subalpini, Gianfranco Carbonato – mancano pochi giorni al 31 maggio, data ultima per far iniziare i lavori al tunnel geognostico della Maddalena ed ottenere i finanziamenti europei». Dunque occorre agire. Perché il tempo per le parole è scaduto. Tutti, al tavolo dell'Unione industriale, sono consapevoli che si rischia di arrivare ad uno scontro, dopo che i sedicenti insurrezionalisti hanno offerto un primo assaggio della protesta con una sassaiola contro forze dell'ordine, lavoratori delle ditte impegnate nei cantieri, automobilisti. Per questo Carbonato invierà una lettera al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, affinché sia garantita la sicurezza dei cantieri. In altri termini si chiede che le forze dell'ordine possano intervenire contro chi tenterà di impedire l'avvio dei lavori.

«Voglio assicurare - prosegue Carbonato – il più totale appoggio alle forze dell'ordine. Quanto alla magistratura, ci auguriamo che faccia la sua parte». Nessuno, tra i partecipanti all'incontro, fomenta polemiche, ma le perplessità sull'operato dei magistrati torinesi sono notevoli in merito alla tolleranza nei confronti dei soliti violenti. Un aiuto è però venuto ieri da Cuneo, con un'operazione di arresti e perquisizioni in relazione ad incidenti provocati dagli insurrezionalisti piemontesi in febbraio.
Così da un lato si procede sul fronte dell'ordine pubblico, dall'altro si cerca di evidenziare i vantaggi garantiti dalla Tav. Carbonato sottolinea come l'investimento della Fiat in Bertone, che coinvolge 1.100 lavoratori, determinerà un incremento di mezzo punto del Pil provinciale di Torino. Mentre i lavori per la Tav creeranno 5-6mila unità di lavoro equivalente, oltre agli effetti positivi quando l'opera sarà completata.

«È però arrivato anche il momento – aggiunge Maria Luisa Coppa, presidente dell'Ascom – che il territorio coinvolto nei lavori percepisca concretamente i primi vantaggi. Perché i cantieri provocano indubbiamente dei disagi, ma garantiscono anche lavoro e ricadute economiche importanti». Coppa insiste molto sulla percezione del territorio, anche perché sino ad ora non si sono viste neppure le briciole dei 300 milioni promessi alla Val Susa come compensazioni. Trecento milioni che, in una prima fase, dovrebbero ridursi a 30, ma neppure questi sono arrivati. E anche Fassino ha invitato ad accelerare i tempi per l'utilizzo di questi fondi. Il nuovo sindaco ha inoltre ribadito che non realizzare la Torino-Lione «taglierebbe fuori il Piemonte».
In compenso il progetto – come ha ricordato nei giorni scorsi Mario Virano, presidente dell'Osservatorio per la Torino Lione – è stato modificato per andare incontro alle richieste dei sindaci. L'obiettivo è di arrivare, nel 2023, ad una Torino Lione che utilizzi il tunnel di base sotto le Alpi, percorra l'attuale linea "storica" sino a Buttigliera, attraversi la collina morenica per raggiungere la piattaforma logistica di Orbassano, colleghi Torino e si innesti a Settimo sulla già esistente linea ad alta velocità per Milano.

In pratica, in attesa di trovare le risorse per i lavori previsti in Val Susa, si lavorerà solo sul nodo di Torino e sul tunnel di base, lungo oltre 50 km, che collegherà Piemonte e Francia. Secondo Virano serviranno 8 miliardi di euro per la galleria, ma anche per realizzare la stazione internazionale di Susa. Quanto al nodo di Torino, da Buttigliera a Settimo Torinese, dovrebbe avere un costo di 2 miliardi ed essere ultimato sempre per il 2023. Ma si è creato il problema di Settimo perché il sindaco Aldo Corgiat, pur favorevole all'opera, ha chiesto che si intervenga per evitare che la città sia attraversata e divisa da 3 linee tutte in superficie: la linea storica, l'alta velocità Torino-Milano e la gronda merci in arrivo da Orbassano con la nuova linea per Lione. Una richiesta su cui ha concordato anche il ministero delle Infrastrutture, dando il via libera ad uno studio di fattibilità per interrare almeno una linea.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi