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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2011 alle ore 06:41.

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Massimiliano Del Barba
Spazio ai giovani. Il che significa: spazio alle idee imprenditoriali dei giovani. La premiazione avverrà domani, a Roma, all'Auditorium della tecnica di Confindustria. Ma per le dieci scuole superiori finaliste del concorso "Latuaideadimpresa" è già una vittoria. Quella di aver avuto la possibilità di proporre al mondo dell'industria italiana la propria idea di futuro. E, soprattutto, di essere stati ascoltati da una platea qualificata di piccoli e grandi imprenditori.
Certo, l'appellativo "non è un paese per vecchi" tratto dal fortunato libro di Cormac McCarthy forse non calza appieno per un'Italia dove l'invecchiamento della popolazione è un fenomeno pervasivo anche di un mondo, quello economico, dominato dagli over cinquanta. Ma è un fatto che la Confederazione dell'industria italiana, attraverso l'Sfc, il suo braccio operativo per la formazione, abbia deciso di prestare orecchio a chi nel mondo del lavoro non c'è ancora entrato per mettere sul tavolo una serie di idee in grado di creare sviluppo e occupazione.
Agricoltura biologica, recupero energetico, un quaderno elettronico per rendere interattivo l'apprendimento, cucina multietnica, ambiente. Sono solo alcune delle idee finaliste di un concorso che nei nove mesi di questo anno scolastico ha coinvolto oltre tremila studenti provenienti da un centinaio di scuole della penisola. Una votazione online che si concluderà domani eleggerà le tre migliori intuizioni alla presenza di tutti i protagonisti di questo primo evento: i team di studenti che hanno presentato le dieci idee, gli imprenditori che hanno votato e le loro associazioni industriali. «Aspetto comune tra i finalisti - spiega Luigi Serra, presidente di Sistemi formativi di Confindustria - è la grande attenzione per il settore tecnologico applicato alle tematiche ambientali, come nel caso del servizio di pulizia per pannelli fotovoltaici ideato dai ragazzi di Perugia, o con idee che spaziano dal settore del recupero energetico al turismo al sociale, con l'ideazione proposta dagli studenti di Roma di un servizio di tracciamento per le persone scomparse».
Premiazione a parte, l'idea di viale dell'Astronomia è stata quella di tentare di dare i natali a una rete nazionale tra i giovani e gli imprenditori locali, stimolando un percorso di conoscenza reciproca attraverso la creazione di una piazza virtuale (appunto il sito www.latuaideadimpresa.it) dove videocommentare incontri, racconti, presentazioni di idee, votazioni online. «Questa iniziativa - prosegue Serra - è nata come elemento fondamentale della comunicazione di Confindustria con il mondo della scuola. Vogliamo proporre una vera e propria educazione all'autoimprenditorialità dei ragazzi e incentivare la partecipazione degli imprenditori e il loro ruolo nel confronto con i giovani».
L'obiettivo è tanto chiaro quanto pratiche sono le sue finalità. «Stimolando gli istituti tecnici a sviluppare nei programmi scolastici progetti d'impresa possiamo riuscire nell'intento di radicare sul territorio i giovani e le loro iniziative imprenditoriali e garantire così nuove energie alle potenzialità di sviluppo del paese. Abbiamo scelto il web - conclude il presidente dell'Sfc - perché l'esperienza dell'interazione attraverso di esso è il linguaggio più spontaneo e più congeniale ai ragazzi».
Alessandria, Bari, Chieti, Cosenza, Firenze, La Spezia, Livorno, Perugia, Roma e Varese. Dieci sedi territoriali di Confindustria per un totale di cinquecento imprenditori e cento istituti tecnici. Le idee sono nate dagli studenti stessi durante le ore di didattica a scuola. Il secondo passo è stato poi quello di elaborare un business plan con l'aiuto dei docenti di riferimento. Terzo step la creazione, lo scorso aprile, di un racconto filmato che è poi stato pubblicato sul portale dell'iniziativa, dove gli imprenditori accreditatisi hanno avuto la possibilità di votare e postare i propri commenti.

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