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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2011 alle ore 14:18.

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Marcegaglia: sui contratti accordo con i sindacati o ragioneremo su una leggeMarcegaglia: sui contratti accordo con i sindacati o ragioneremo su una legge

La strada l'aveva già puntellata ieri nel suo discorso all'assemblea di Assolombarda. E anche oggi la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, è tornata a ribadire il percorso per arrivare a una rivisitazione del sistema contrattuale. «L'idea per noi è abbastanza chiara: vorremmo completare l'accordo del 2009 e rendere esigibili i contratti aziendali. Cercheremo di farlo con un accordo sindacati-Confindustria: se non ci riusciremo ragioneremo anche su una legge». Il primo obiettivo, però, e questo Emma Marcegaglia lo ha detto senza indugi, «è lavorare a un accordo con i sindacati. Con loro ci incontreremo nei prossimi giorni».

Marcegaglia: incontro con i sindacati il 21 o il 22 giugno
Poi, nel pomeriggio, due ore di colloquio nella foresteria di Confindustria con il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al termine del quale la numero uno di Viale Dell'Astronomia ha annunciato che il tavolo con i sindacati sarà con molta probabilità la prossima settimana. «Ci vedremo tutti insieme la prossima settimana - ha aggiunto - stiamo definendo la data, credo martedì o mercoledi. Ci vedremo per ragionare sul tema dell'esigibilità dei contratti».

Camusso: le distanze non si accorciano né si allungano
Insomma, la strada sembra tracciata, ma i rapporti con la Cgil restano ancora molto freddi. Così, al termine dell'incontro, Camusso non si sbilancia. «Le distanze non si accorciano né si allungano». Al centro dell'incontro, informale e preparatorio del tavolo tra imprese e sindacati, i temi relativi al sistema contrattuale e alla rappresentanza sindacale. «È stata una chiacchierata generale - ha detto Camusso - un giro d'orizzonte. Non abbiamo fatto una discussione di merito specifica». Camusso era accompagnata dai segretari confederali Vincenzo Scudiere e Fabrizio Solari. Oltre a Marcegaglia, nella foresteria di Confindustria, c'era anche il direttore generale Giampaolo Galli. Sul tavolo tra Confindustria e sindacati, Camusso ha sottolineato che non c'è ancora una data. «Ci hanno detto che ci faranno sapere - ha aggiunto - dovrebbe arrivare questa lettera, non è ancora arrivata».

Abbassare le tasse su lavoro e imprese
Confindustria prova quindi a stringere sul tema dei contratti, ma ribadisce anche la necessità di un intervento che ridia ossigeno al Paese. «Accettiamo che ci possa essere una riforma fiscale anche a invarianza di pressione fiscale generale», a patto però, aveva detto stamane la presidente degli industriali, che si abbassino «veramente le tasse su chi tiene in piedi il Paese, cioè lavoratori dipendenti e imprese, e che ci sia certezza del diritto, ovvero non si cambino continuamente le leggi fiscali». La presidente ha anche ascoltato con attenzione l'intervento del ministro Tremonti - che davanti alla platea di Confartigianato ha indicato un percorso di riassetto con 5 imposte e 3 aliquote - e si è mostrata soddisfatta. «Le riflessioni del minitro mi sembrano interessanti. Credo che ci siano degli spunti per un dibattito insieme».

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