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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2011 alle ore 06:41.

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D'accordo, però a Parigi, quelli del Bie, da quando hanno a che fare col "sistema Italia" per Expo 2015 sono molto meno tranquilli di quanto non fossero quando l'interlocutore era l'Expo di Shanghai...
Ammetto che al Bie, dove hanno sempre approvato il nostro progetto, possano aver avuto qualche nervosismo e mal di pancia per la questione dei terreni, ma con l'Accordo di programma lo abbiamo risolto e lo stesso Loscertales l'ha ritenuta una soluzione ottimale. Del resto, come hanno avuto modo di ricordare i nostri soci, il forte richiamo che abbiamo avuto il 14 giugno dallo stesso Bie, per dire che bisognava partire, è stato utile a tutti e ci ha dato lo stimolo per stringere i tempi. Spesso il senso d'urgenza fa correre insieme...
A proposito di corsa insieme, ritiene che anche la giunta Pisapia correrà con voi?
Non è stato facile quello che Pisapia ha dovuto fare, poiché in tempi brevissimi ha dovuto analizzare e prendere una decisone su una realtà molto complessa, sposando l'indirizzo proposto con forza dal presidente Formigoni. Dal mio punto di vista devo ringraziarlo per il fatto che con estrema rapidità, anche degli uffici tecnici, si è arrivati a condividere un percorso.
Grande, invece, mi sembra la confusione sui commissari dell'Expo. Davvero ce n'è bisogno di due? Non c'è il rischio di duplicare funzioni e costi?
C'è molta confusione, appunto, ma non bisogna pensare che vi siano due strutture quando parliamo di commissario generale e commissario straordinario. Il primo, dotato in realtà di una struttura leggera, è un ruolo previsto dalle regole del Bie. È una figura di natura prefettizia, di solito un ex diplomatico che può risolvere eventuali controversie nate tra un Paese e la società di gestione dell'Expo, senza dover ricorrere alla giustizia ordinaria italiana. Lo stesso potrà avere un ruolo importante di accoglienza delle delegazioni nonché poteri amministrativi in termini di autorizzazioni e firme varie. Il segretario generale Loscertales ha chiesto una nomina rapida e questo avverrà entro l'anno.
E il Commissario straordinario, proprio non se ne può fare a meno?
È una figura profondamente diversa, istituita con una legge del Governo italiano. Dovrebbe occuparsi fondamentalmente solo di una cosa e cioè degli aspetti infrastrutturali. Non deve far altro, ha quindi dei poteri che vengono esercitati per eccezione. Diciamo che questa figura serve più adesso rispetto a quanto aveva già fatto Letizia Moratti perché entriamo in una fase calda, veramente operativa. Il Bie su questo punto è stato chiaro: non è interessato al commissario straordinario, che però attiene alla complessità italiana. Io sono invece favorevole al fatto che ci sia qualcuno con poteri straordinari, gli stessi che erano stati conferiti alla Moratti. Quindi nessun duplex, come è stato scritto, ma due figure diverse con competenze e ambiti d'azione diverse.
Se è partita la fase operativa, allora c'è speranza che Expo 2015 possa dare una mano alla crescita economica? Può dirmi in merito qualcosa di diverso dallo studio della Bocconi sull'impatto macro?
In un momento di difficoltà economica come quello attuale, una cosa di certo farà l'Expo. Ci sarà del lavoro che dipenderà dalla necessità di preparare l'area dove si svolgerà l'evento. Ciò significa investimenti strutturali, investimenti nei servizi vari, dalla sicurezza all'informatica, alla pulizia alla logistica. Sto parlando di quello che direttamente dipende dall'Expo e la cifra, inedita, è di lavori complessivi per 2 miliardi di euro. A questa somma bisogna poi aggiungere quella che metteranno i Paesi partecipanti e che, fatte le debite proporzioni, dovrebbero aggirarsi sui 500 milioni di euro. In tutto fanno 2 miliardi e mezzo di risorse mobilizzate direttamente da Expo. Poi, ovviamente, ci saranno quelle legate all'indotto, nei servizi turistici e alberghieri. A settembre avvieremo un lavoro con le Camere di Commercio e alcune università per avere una valutazione affidabile dell'impatto delle attività indirette e saremo presto in grado di dare cifre realistiche.
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LE TAPPE

Incontro con i partecipanti
Nelle prossime settimane saranno definite le regole di partecipazione per i Paesi che vorranno essere presenti all'Expo del 2015. Tali regole saranno illustrate a tutti gli aderenti al Bie l'ultima settimana di ottobre, in un incontro di più giorni che si svolgerà tra Milano e il lago di Como. In tale occasione si terrà una cerimonia ufficiale per l'avvio dei lavori
Esame semestrale
A dicembre i rappresentanti di Expo 2015 e delle istituzioni saranno chiamati a fornire un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori. Si tratta della verifica che l'assemblea generale del Bureau international des expositions conduce ogni semestre. In tale occasione si dovrà dimostrare che le ruspe hanno iniziato a lavorare nel sito espositivo
Gara per i manufatti
Il lancio della gara per i manufatti è previsto nella prima metà del 2012. Dopo quella per la rimozione delle interferenze e quella per la piastra è il terzo intervento importante che riguarda i terreni
Sito ripulito
I lavori della prima gara, quella per la rimozione delle interferenze dovrebbero concludersi il 24 settembre 2013

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