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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2011 alle ore 11:52.
È rimasta pressoché invariata la produzione industriale europea nel mese di maggio con una brusca frenata per l'Italia. Eurostat segnala, infatti, un aumento mensile dello 0,1% a livello di zona euro (+0,2% aprile) e dello 0,4% nell'Ue a 27 paesi (+0,1%), mentre l'Italia, dopo l'incremento dell'1,1% in aprile, registra una diminuzione dello 0,6%. Su base annua, la crescita europea è del 4% (sia Eurozona che Ue27) e quella italiana dell'1,8%.
Il dato di maggio è il risultato di un aumento della produzione di energia (+0,9% nell'Eurozona) e dei beni di investimento (+0,6%), di una limatura di quelli intermedi (-0,1%) e di una flessione per i beni di consumo non durevoli (-0,4%) e di quelli durevoli (-0,5%)
La produzione cresce in tutti i principali paesi, Germania (+1,2%), Francia (+ 2%), Gran Bretagna (+0,9% mensile ma su base annua -1,1%); Spagna (+0,4%). Gli aumenti mensili più significativi si sono registrati in Lituania (+5%), Slovenia (+4,1%), Portogallo (+2,8%), Repubblica ceca e Danimarca (+2,7% entrambe). I cali più forti hanno riguardato invece l'Estonia (-2,5%), Lettonia e Malta (entrambe -1,3%)
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