Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 20 luglio 2011 alle ore 06:43.

My24

Per riemergere stabilmente da una crisi economica che rischia di andare al di là di una fase congiunturale, il nostro Paese deve non solo porsi obiettivi giustamente ambiziosi, ma soprattutto darsi un metodo: la ricerca.
Se si superano le rigidità delle definizioni e delle statistiche ci si accorge facilmente che l'industria italiana già investe in ricerca: lo dimostra semplicemente il fatto che siamo il maggiore esportatore europeo dopo la Germania.
Ma è una ricerca che troppo spesso è orientata solo sul prodotto e non anche sui fattori di produzione, che non è sufficientemente alimentata da una adeguata formazione tecnica del personale direttivo ed esecutivo e che non sempre si avvale in modo efficiente e coordinato delle risorse scientifiche che pure sono disponibili nei soggetti pubblici di ricerca. Oggi questo modello di ricerca non basta più.
Per essere competitivo sul mercato globale, un Paese trasformatore come il nostro – povero di materie prime e poverissimo della più strategica tra le materie prime: l'energia – deve poter contare su un crescente contenuto di innovazione tecnologica nei suoi prodotti.
Ma non solo: l'innovazione tecnologica deve mirare a cogliere, oltre ai tradizionali obiettivi di costo e di qualità, anche quei requisiti avanzati energetico-ambientali che sono sempre di più un nuovo valore delle produzioni.
In questo contesto e con questi obiettivi Confindustria ed Enea hanno firmato un'Intesa di collaborazione in materia di fonti rinnovabili, innovazione tecnologica, efficienza energetica e sviluppo economico sostenibile.
Si tratta, pertanto, di un'intesa centrata sull'energia ma estesa anche a settori tecnologici diversi dove l'Enea ha punti di forza di già dimostrata utilità per varie imprese.
Lo specifico piano operativo appena sottoscritto definisce gli ambiti e le modalità per coniugare la reale capacità di offerta dell'Enea con le concrete esigenze delle imprese, sviluppando 4 aree di potenziale collaborazione: analisi di scenario e di impatto della normativa nazionale e comunitaria; diagnosi e individuazione delle esigenze e delle opportunità di innovazione tecnologica e di formazione per le imprese; promozione delle fonti rinnovabili e di tecnologie per il miglioramento dell'efficienza energetica e per la riduzione delle emissioni; disponibilità di accesso ai nostri servizi avanzati per le imprese.
Le nostre strutture e i nostri laboratori si aprono dunque alle imprese di Confindustria per aiutarle ad individuare criticità ed esigenze, offrendo loro servizi avanzati di diagnosi energetico-ambientali per migliorare i cicli produttivi, servizi di formazione, servizi qualificati di trasferimento dell'innovazione tecnologica, brevetti Enea e prove di qualificazione e certificazione.

Shopping24

Dai nostri archivi