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Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2011 alle ore 06:41.

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Marchionne, in maglietta blu a maniche corte, siede in prima fila nell'auditorium del meeting di Rimini e ascolta l'intervento di John Elkann, intervistato da Bernhard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere.
Applaude convinto quando il presidente di Fiat, dopo aver elogiato il Brasile per le scelte decise sulla via dello sviluppo, in particolare nel settore delle quattro ruote, si chiede appunto cosa voglia fare l'Italia. «L'importante – spiega Elkann – è capire se ci sono le condizioni per investire qui». È il passaggio chiave di un racconto più ampio, in cui racconta alla platea ciellina la sua esperienza in Fiat, la sua formazione, le motivazioni che lo spingono nel lavoro. «Non mi hanno imposto questo ruolo – racconta – è stata una grande opportunità e una fortuna, le circostanze della vita familiare hanno fatto sì che fossi la persona più coinvolta nel gruppo». Elkann elogia le aziende familiari, «più stabili negli obiettivi di lungo periodo» anche se ne riconosce i limiti, «quando non sono in grado di premiare il merito e vince il nepotismo». Invita i giovani a viaggiare, a fare esperienze all'estero, ma soprattutto ad essere artefici in prima persona del proprio futuro. «Molto meglio agire, compiere errori e poi correggersi, piuttosto che non far nulla ed essere certi di non sbagliare mai». «La lezione che ho imparato – spiega commentando la crisi economica internazionale - è che le tempeste passano, qualche anno fa ad esempio tutti pensavano che Fiat non ce l'avrebbe fatta. Io ho avuto la fortuna di lavorare con Sergio Marchionne e di imparare molto, soprattutto il fatto che il futuro possa essere molto diverso, dipende da noi».
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IN BORSA
Rialzi superiori al 6%
Seduta di Borsa da incorniciare per la galassia Fiat: i due titoli del Lingotto hanno guidato ieri i rialzi a Piazza Affari, arrivando a guadagnare fino al 9% per chiudere con un balzo superiore ai sei punti percentuali. Fiat Industrial ha chiuso con un +6,83%, tornando sopra i 6 euro per azione (6,02 euro sul finale dopo essere salita fino a un massimo di 6,16 euro), mentre Fiat Spa, con il +6,63%, ha riagguantato i 4 euro (4,21 euro la chiusura, 4,24 euro il record di giornata). Volume di scambi di poco inferiore al doppio della media giornaliera dell'ultimo mese per il titolo dell'auto, con il 4,6% del capitale passato di mano; 10,2 milioni le azioni di Fiat Industrial scambiate, contro una media di 7,9 milioni. Con i rialzi di ieri il Lingotto si risolleva in Borsa dai minimi dell'anno messi a segno nelle ultime sedute

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