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Questo articolo è stato pubblicato il 10 ottobre 2011 alle ore 10:23.

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La produzione industriale, sia in Italia che in Francia, è salita oltre le attese ad agosto. Nel nostro paese l'aumento congiunturale (cioè rispetto a luglio) è stato del 4,3% (dato destagionalizzato) ben oltre le attese degli analisti che avevano stimato una variazione pressoché nulla (+0,1%). Si tratta del balzo maggiore mai registrato dal 2000. La variazione su base annua è del 4,7% (dato corretto per effetti di calendario) mentre il consensus degli analisti aveva previsto un calo del 2,7 per cento.

Balzo metallurgia e macchinari
«Gli indici corretti per gli effetti di calendario - si legge nel comunicato - registrano una crescita tendenziale sostenuta per i raggruppamenti dei beni intermedi (+8,3%) e dei beni strumentali (+6,9%). Aumenta in misura significativa anche la produzione di energia (+3,5%), mentre più limitato è l'incremento per i beni di consumo (+0,6%). Nel confronto tendenziale, i settori dell'industria caratterizzati dalla crescita più accentuata sono: metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (+16,8%); altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+13,0%) e fabbricazione di macchinari e attrezzature (+12,9%). Il settore che in agosto registra la diminuzione tendenziale più ampia è quello delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,1%)».

Cisl: finalmente un rimbalzo, ora serve sostegno
I dati sulla produzione industriale diffusi dall'Istat indicano «finalmente un rimbalzo positivo», anche se «agosto è un mese piuttosto incerto per valutare gli andamenti congiunturali». È quanto sostiene il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra, che osserva come «il settore industriale sia cruciale per riprendere in Italia il sentiero della crescita». Quindi, aggiunge, «va riportato al centro dell'attenzione del Governo, delle Regioni e delle parti sociali, e sostenuto da politiche adeguate all'interno delle manovre in atto».
Sbarra fa, inoltre, notare che «pur in una situazione complessiva di ristrutturazione e con diversi punti di crisi aperti, anche senza il supporto di una politica industriale degna di questo nome, l'industria mostra segni di vitalità apprezzabili».

Meglio delle stime anche la produzione francese
Meglio delle stime anche la produzione industriale in Francia. Ad agosto è salita dello 0,5% rispetto al mese precedente, quando l'incremento era stato dell'1,8% (dato rivisto dal precedente +1,5%). Le attese erano per una flessione dello 0,8%.

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