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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2011 alle ore 16:02.

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Befera: Abbiamo strumenti anti evasione. Ora servono norme di manutenzioneBefera: Abbiamo strumenti anti evasione. Ora servono norme di manutenzione

Il Fisco «dispone di numerosi strumenti necessari a perseguire l'obiettivo del contrasto all'evasione ed elusione fiscale. Il grado di efficacia di molti di questi strumenti è notevole, anche in considerazione delle disposizioni legislative entrate in vigore negli ultimi anni». Lo ha detto il direttore dell'agenzia delle Entrate, Attilio Befera, in audizione sulla riforma fiscale davanti alla commissione Finanze del Senato. Befera ha anche annunciato che il nuovo redditometro «verrà presentato alle categorie entro la fine di ottobre».

La serie di strumenti di lotta all'evasione e all'elusione fiscale attualmente a disposizione «induce a ritenere che vi sia la necessità non tanto di nuovi strumenti di contrasto all'evasione ed elusione fiscale, ma di misure che mirino alla manutenzione delle disposizioni vigenti, incrementando da un lato l'efficacia della lotta all'evasione e all'elusione fiscale e, dall'altro, la certezza del diritto e l'affidamento da parte dei contribuenti».

Servono norme anti-elusive
Befera ha quindi auspicato l'adozione di alcuni interventi: una norma anti elusiva di carattere generale, una norma che introduca una nuova disciplina sull'indeducibilità dei costi da reato, ossia su quelle spese riconducibili a fatti, atti o attività qualificabili come gravi reati; la revisione delle norme esistenti in materia di trust e polizze assicurative "private", avente come finalità l'individuazione e l'eliminazione delle asimmetrie attualmente esistenti, che consentono l'utilizzo distorto di tali istituti al solo fine di garantire asistematici risparmi sia in tema di imposte dirette sia indirette. «Queste misure - ha proseguito Befera - vanno affiancate da interventi di natura strutturale e normativa finalizzati alla semplificazione e all'aumento di coerenza del sistema fiscale, con sicuri effetti positivi sotto il profilo della riduzione dei costi amministrativi per i contribuenti, cittadini e imprese».

Improprio il ruolo di Equitalia come ammortizzatore sociale
Il direttore delle Entrate ha poi ricordato come, a causa della crisi, si sia tentato di assegnare a Equitalia «un improprio ruolo di ammortizzatore sociale, cercando di limitare l'azione di recupero coattivo, anzichè intervenire a monte sulle cause strutturali della crisi». «Ciò - ha proseguito Befera - ha determinato alcuni recenti interventi normativi che stanno determinando riflessi negativi sull'andamento dell'attività di riscossione, come testimoniato dalla recente diminuzione degli incassi. Equitalia - ha rilanciato Befera - sta comunque prontamente riorganizzando la propria attività, con l'obiettivo, sempre presente, di essere vicina ai debitori, mantenendo, nel contempo, adeguati livelli di riscossione».

In calo il contenzioso tributario
Befera ha evidenziato infine una nuova riduzione del contenzioso tributario. Nei primi 8 mesi del 2011 i ricorsi in commissione tributaria provinciale sono diminuiti di circa il 6 per cento. «Nei prossimi anni - ha annunciato Befera - è prevedibile un'ulteriore riduzione del contenzioso a seguito dell'introduzione del procedimento di mediazione, in vigore dal 1° aprile prossimo, che consentirà per le liti potenziali di valore fino a 20mila euro, che rappresentano circa il 60% di quelle instaurate nel 2010, di evitare il ricorso alle Commissioni Tributarie».

Le conciliazioni giudiziali passano dalle 2.900 concluse nel 2009 alle 4.200 concluse nel 2010 (+44 per cento). Anche per le conciliazioni i dati relativi ai primi sette mesi del 2011 manifestano un ulteriore incremento, si passa da 2.400 a 2.800 (+16 per cento).

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