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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2011 alle ore 20:16.

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"Le aziende si stanno già muovendo aprendo alle donne le porte dei loro consigli di amministrazione, prima dei tempi. È un fiore all'occhiello per loro: posso dirlo con certezza perché mi hanno chiamata per dirmi che ne sono orgogliose", commenta Golfo. "Avrei voluto portare al convegno i decreti attuativi, ma le priorità sulle riforme non ci hanno permesso di mettere l'ultimo tassello per la piena attuazione normativi. Inanto, a gennaio uscirà il regolamento Consob con le istruzioni per le società quotate per l'adozione della legge", annuncia. "Questa legge non libera solo posti, ma permette anche – aggiunge - alle donne di riappropriarsi del concetto del merito. Cosa fare ora? L'obiettivo delle donne manager che raggiungono i vertici anche grazie alla legge, ma soprattutto grazie ai loro meriti professionali, deve essere rimandare a piano terra l'ascensore sociale, fare salire altre donne, e portarle ai piani superiori, secondo i loro meriti. La legge è un antibiotico che deve curare una delle malattie più gravi da cui è afflitta l'Italia: l'assenza di cultura meritocratica che inibisce la scelta delle persone migliori indipendentemente da tutto, anche dal genere. Sarebbe ora di spezzare i meccanismi della cooptazione che nel nostro paese sono inceppati".

Il valore delle donne per lo sviluppo economico e sociale. Questo il tema della seconda tavola rotonda di domani, animata da Gabriella Alemanno, direttore generale dell'Agenzia del Territorio, Cristina Rossello, avvocato e presidente del progetto "Donne e Futuro", Paola Severini, direttore responsabile di Angelipress, Antonella Stasi, vicepresidente della Regione Calabria, Daniela Viglione, amministratore delegato di AGI, Donatella Visconti, presidente di Banca Impresa Lazio.
Manifesto dell'Innovazione sociale. Sarà il punto conclusivo del dibattito di sabato mattina, a cui parteciperanno, dopo i saluti del presidente della provincia di Milano Guido Podestà, il ministro per le politiche europee Annamaria Bernini, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, il deputato Francesco Boccia, membro della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, il sociologo Aldo Bonomi, direttore del consorzio Aaster, Maria Cantarini, responsabile Affari Istituzionali di ItaliaCamp, Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente di Strategia Aziendale alla SDA Bocconi, il presidente CNR Francesco Profumo, rettore del Politecnico di Torino, Linda Laura Sabbadini, direttore del dipartimento Statistiche Sociali e Ambientali dell'Istat, Federica Scaringella, amministratore delegato di The Hub.

A tirare le conclusioni saranno il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani e la presidente della Fondazione Marisa Bellisario, Lella Golfo, che proporrà l'approvazione del Manifesto dell'Innovazione sociale.

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