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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2011 alle ore 08:17.

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Far uscire dai laboratori della ricerca pubblica idee e innovazione per aiutare il Paese a uscire dalla crisi: è in questa missione che ormai si riconoscono sempre di più i nostri enti di ricerca. Lo dimostra la premiazione di giovedì 27 ottobre a Genova, all'interno del Festival della scienza, della seconda edizione della «Start cup Cnr-Sole 24 Ore» che ha incoronato tre team di ricercatori e i loro progetti di impresa.

«Questa iniziativa è importantissima, soprattutto in periodi segnati da una profonda crisi economica come quello attuale, che impongono di battere nuove strade», ha spiegato il presidente del Cnr, Francesco Profumo, che spinge l'acceleratore sul trasferimento tecnologico: «Creare cultura e iniziative di impresa ad alto tasso tecnologico – ha aggiunto – è il modo più efficace per aiutare il Paese a creare ricchezza e nuovi posti di lavoro qualificati per i giovani».

I progetti vincenti

Si chiamano «Bone Aid», «Milknet» e «Safe cereals» i tre progetti d'impresa vincitori (rispettivamente per Nord, Centro e Sud) scelti su una rosa di quindici finalisti: il primo, nato da un team di scienziati dell'Istituto di materiali ceramici di Faenza del Cnr, ha ideato impianti ossei all'avanguardia sfuttando come «pezzi di ricambio» le doti di adattabilità del legno. «Milknet» – nato da una partnership Cnr-Iss – punta invece a introdurre massicce dosi di hi-tech nelle stalle per rilanciare la produzione di qualità del settore lattiero-caseario. Infine per il Sud l'idea vincitrice viene dall'Istituto di scienze dell'alimentazione di Avellino del Cnr che ha scovato un super enzima capace di bloccare la tossicità del glutine: un processo, questo, utilizzabile in scala industriale per realizzare alimenti per celiaci. Il «premio speciale per la migliore comunicazione» è invece stato vinto da «Taggalo», dell'Istituto di ottica del Cnr per i suoi sensori in grado di monitorare la corretta diffusione degli spot sugli schermi pubblicitari.

Alla competizione hanno partecipato oltre 70 gruppi di ricerca provenienti dal Consiglio nazionale delle ricerche e da quello per la ricerca in agricoltura, dall'Istituto di fiscica nucleare e da quello di astrofisica, oltre che dall'Istituto superiore di sanità e dall'Enea. «Ora dopo questo bel premio – conclude Manuela Arata, responsabile del trasferimento tecnologico del Cnr – comincia il lavoro serio per trasformare queste idee in posti di lavoro e valore e su questo è necessario avere partner pronti a investire».

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