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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2012 alle ore 07:22.

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Dalla stanzialità al nomadismo, dalla gestione della fila dei clienti allo sportello alla ricerca casa per casa. È il futuro dei bancari, a sentire gli esperti ‐ ma anche a guardare bene tra le dichiarazioni d'intenti dei manager del credito. «Si pensi al declino dell'operatività allo sportello: la capacità produttiva delle banche in questo momento è molto superiore alla domanda, con tutte le conseguenze sugli organici che è facile immaginare», dichiarava a Plus24 del 17 dicembre Francesco Micheli, presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro dell'Abi.

Le cifre sono note a tutti i manager del settore: da inizio 2009 a fine 2011 l'operatività allo sportello è calata in media del 35% e un'altra contrazione del 15% è attesa entro fine anno, a meno di una improbabile ripresa dell'economia. In sintesi: un crollo del 50% dell'operatività allo sportello. Le operazioni condotte dalla clientela in filiale sono sempre meno, per via dei costi superiori, dei disagi, anche della diffusione crescente dell'internet banking.

Così la rete fisica delle banche sta calando: secondo Banca d'Italia, nel 2010 gli sportelli sono calati da 34.036 a 33.640 «principalmente a seguito della chiusura di 415 dipendenze da parte dei tre principali gruppi bancari». Gli sportelli caleranno, sostituiti da punti vendita leggeri e filiali centrali con operatività a 360 gradi e funzioni di consulenza.
Il piano 2011-13/15 di Intesa Sanpaolo prevede interventi su almeno 1.000 filiali. Da circa 5.500 sportelli a fine 2010 la rete italiana calerà a 5.100-5.200 a fine 2013 grazie a 100-150 aperture e 400-500 tra chiusure e accorpamenti. Anche il Banco Popolare nel piano 2011-13/15 prevede un calo non specificato del numero degli sportelli (1.992 a fine 2010). UniCredit nel piano strategico 2011-15 prevede un calo di circa 200 unità dai 3.700 sportelli italiani del 2011. Le filiali full service caleranno dall'87% al 26% e 3.500 Bancomat evoluti. La revisione della rete del gruppo Ubi (presentata il 4 gennaio) ipotizza la chiusura di 84 filiali e la trasformazione di 38 in minisportelli.

Come occupare, dunque, migliaia di sportellisti che potrebbero presto restare senza lavoro? C'è chi, come Abi, immagina di riconvertirli in gestori per l'offerta di servizi bancari a domicilio. È il modello previsto, con accenti diversi, da Intesa Sanpaolo e UniCredit. In Intesa Sanpaolo circa 4mila dipendenti saranno 'liberati' da funzioni amministrative di filiale e 5mila riconvertiti a ruoli commerciali (gestori). Prendi il tuo tablet e pedala, bancario! (N. B.)

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