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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2010 alle ore 08:02.
Enel completa la riorganizzazione degli asset spagnoli destinati a confluire in Enel Green Power. La società guidata da Fulvio Conti ha raggiunto ieri un accordo con Gas Natural per lo scioglimento della joint venture spagnola Eufer, di cui possedevano il 50 per cento a testa. La partecipazione in Eufer era già stata spostata sotto Enel Green Power Espana nel primo semestre di quest'anno, quando Enel ha stabilito di concentrare il controllo di tutti gli impianti di energia rinnovabile iberici sotto la controllata in via di quotazione in Borsa.
Con l'accordo raggiunto ieri è stata definita una spartizione degli asset che porterà Egpe ad acquisire il 50% delle attività possedute dalla jv. Il gruppo italiano riceverà circa 550 megawatt di capacità installata, sia operativa che in costruzione (principalmente riconducibile a fonte eolica, mini-idro e cogenerazione) ed una pipeline di progetti nell'eolico, nel solare termodinamico e nelle biomasse per circa 2 mila megawatt.
Eufer era stata creata nel 2003 da Enel e Union Fenosa, oggi controllata da gas Natural, per operare nel settore delle energie rinnovabili sia in Spagna che in Portogallo. Stando ai dati bilancio 2009, la società ha registrato ricavi per 159,7 milioni, un Ebit di 60,4 milioni, un utile netto di 25,7 milioni e un indebitamento di 1,2 miliardi, che ora sarà equamente diviso tra Egpe e Gas Natural. Con questo accordo, spiega la nota diffusa ieri, «Egpe consolida la sua presenza in Spagna e Portogallo con oltre 1.400 megawatt di capacità installata ed oltre 10 mila megawatt di pipeline».
Questo accordo, ha dichiarato ieri Francesco Starace, presidente della società in via di quotazione, «consolida l'importante posizione raggiunta da Enel Green Power Espana nella penisola iberica. Stiamo integrando e ristrutturando la nostra presenza in Spagna e Portogallo per far crescere ulteriormente il nostro perimetro, anche in considerazione dell'enorme rilevanza che questa regione assume per il nostro sviluppo futuro».
Anche Egpe è di recente costituzione: la società è nata a marzo 2010 attraverso l'integrazione delle attività rinnovabili nella pensiola iberica di Egp e di Enedesa ed è controllata al 60% dalla società in via di quotazione e per il resto da Endesa Generacion Sa. Stando ai dati diffusi in occasione della semestrale del gruppo Enel, il contributo al Mol di Egp da parte degli asset iberici è stato di 132 milioni su un valore complessivo di 651 milioni.