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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2013 alle ore 15:24.
La maggioranza dell'energia che consumiamo è spesa all'interno delle quattro mura dei palazzi in cui viviamo e lavoriamo: basti pensare al riscaldamento, alle luci, agli elettrodomestici, ecc. In particolare, una buona fetta dei consumi degli studenti è richiesta nel contesto universitario e scolastico, considerando che i giovani vi trascorrono buona parte delle ore della giornata. Il quadro energetico delle scuole italiane, come possiamo ricordare un po' tutti, non è però dei migliori: gli edifici sono spesso datati e, dunque, consumano tantissima energia soprattutto per il riscaldamento invernale.
Gli stessi studenti e professori, di norma, non sono molto solerti nel rispettare le regole base dell'efficienza energetica (come spegnere le luci inutili, non tenere in standby i computer, ecc) probabilmente perché poco coscienti dell'impatto energetico delle proprie azioni. Rendere consapevoli e attivi gli studenti è proprio l'obiettivo primario di Applus-ènergie, primo esempio di living lab in una scuola italiana. Il progetto, realizzato dal Politecnico di Torino e dalla Pmi torinese Proxima Centaur, proprio in questi giorni ha iniziato la sua fase di sperimentazione nella scuola Istip e presso il Polo Tecnologico del Politecnico di Verrès (Aosta) e nel Politecnico di Torino. Da un punto di vista tecnologico, si tratta di un sistema di monitoraggio dei consumi elettrici, collegato a un software applicativo di gestione dei dati, in grado di rilevare i consumi energetici e tradurli in dati interrogabili in tempo reale da parte degli utenti, arrivando fino alla singola fonte di consumo. Si tratta di un aspetto non da poco, poiché si tratta di mettere insieme dati energetici che arrivano da strumenti completamente diversi tra loro (computer, punti luce, impianti condizionamento, ecc.).
A differenza di altri progetti simili, il ruolo di chi vive all'interno di questo ambienti non è passivo: nelle aule e negli spazi comuni delle scuole-living lab sono stati installati monitor che mostrano il fabbisogno delle aule o dell'intero edificio in un preciso istante e l'andamento "storico" dei consumi, rendendo così evidenti i progressi rispetto all'efficienza energetica. I ragazzi degli istituiti tecnici sono inoltre dotati di una vera e propria "valigetta degli attrezzi", con gli strumenti necessari per misurare quanto consuma un qualsiasi elemento e possono anche fornire elementi utili agli sviluppatori per migliorare il sistema. Tutti gli studenti, non solo quelli specialisti di elettronica, possono accedere al sistema via web e ottenere dati e informazioni per realizzare analisi, studi specifici e tesine. Tutti gli utenti finali (amministratori, docenti, studenti) possono poi contribuire a migliorare la progettazione delle interfacce. Gli obiettivi di Applus-ènergie sono molteplici: innanzitutto aumentare la consapevolezza degli studenti rispetto al consumo energetico. In secondo luogo testare un sistema tecnologico, che una volta perfezionato potrebbe risultare molto utile alla Pubblica amministrazione per limitare i propri sprechi energetici.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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