Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2013 alle ore 15:41.
Come funzionano gli impianti delle cosiddette energie rinnovabili intermittenti in assenza delle fonti che li alimentano? Semplicemente non funzionano, tanto che la produzione del fotovoltaico è nulla nelle ore notturne e non pochi parchi eolici restano fermi e improduttivi per diversi giorni l'anno a causa della carenza di vento. Il problema, paradossalmente, è ancora più importante quando la disponibilità di queste risorse è elevata: in presenza di un intenso irraggiamento solare o quando tutti i parchi eolici di un determinato territorio marciano a pieno regime, le reti elettriche spesso non sono in grado di accogliere questa generazione pulita, che si disperde.
Come ha stimato un recente studio di Business integration partners, negli ultimi tre anni in Italia si sono persi ben 1.600 GWh di sola energia eolica, pari a 130 milioni di euro, a causa dell'impossibilità di immetterla nella rete. Senza interventi, riferisce la ricerca, da qui al 2020 il sistema elettrico nazionale sprecherebbe una generazione rinnovabile per un valore di oltre 1 miliardo di euro. Una perdita non da poco per un Paese come l'Italia, fortemente dipendente dalle importazioni energetiche dall'estero. La soluzione da tempo individuata per porre rimedio a questo doppio problema, destinato a diventare sempre più importante con l'ulteriore diffusione delle fonti pulite imposta dagli obiettivi europei al 2020, si chiama storage, ossia sistemi di accumulo.
In realtà, un particolare tipo di accumulo energetico, il pompaggio idraulico, è storicamente operativo nel sistema elettrico nazionale. Ma la soluzione più indicata per conservare l'energia prodotta da eolico e fotovoltaico è di altra natura, ed è quella di sviluppare delle apposite batterie capaci di immagazzinare l'elettricità generata da queste fonti, per poi rilasciarla quando più necessario al sistema energetico. La massiccia diffusione di questo tipo di sistemi, tra l'altro, supporterebbe il gestore di rete (Terna) nel contenere il ricorso ai servizi di dispacciamento – ossia energia proveniente in buona misura dai cicli combinati - pagati con i soldi provenienti dalle (costose) bollette di imprese e famiglie. Inoltre, secondo quanto si può leggere nel Piano di sviluppo 2012 di Terna, i sistemi di accumulo eviterebbero anche di dover realizzare in modo intempestivo nuovi elettrodotti in alta tensione (con investimenti per svariate decine di milioni di euro), che sarebbero utilizzati esclusivamente nei momenti di picco. Tutti questi vantaggi spiegano perchè il mercato delle soluzioni di accumulo elettrochimiche, ha recentemente stimato l'Anie (Federazione imprese elettrotecniche ed elettroniche) in un position paper, potrebbe raggiungere un giro d'affari globale di oltre 4 miliardi di euro nel 2020.
Ma se le batterie abbinate ai sistemi fotovoltaici residenziali sono già oggi una realtà che viene proposta con crescente successo sul mercato, le soluzioni di grande taglia destinate a supportare la rete elettrica sono invece allo stadio sperimentale. L'ostacolo principale alla diffusione delle mega batterie è rappresentato dal costo, al momento ancora troppo elevato; attualmente sono in fase pilota diversi progetti dimostrativi, alcuni dei quali supportati dall'Autorità per l'energia, che dovrebbero permettere nei prossimi anni di passare a una produzione su larga scala e abbassare i prezzi. Un passo invocato dall'Anie – che confida nella nascita di una filiera industriale nazionale - è quello di utilizzare anche per i sistemi di storage i fondi strutturali dedicati, nonchè i finanziamenti nazionali e comunitari per la ricerca e lo sviluppo tecnologico; cruciale sarà anche lo sviluppo di un adeguato quadro normativo che consenta l'avvio del mercato.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Ultimi di sezione
-
APP AND ENTERTAINMENT
Ecco le migliori app per organizzare le vacanze last-minute
di Anna Volpicelli
-
nova24
Startup, la mappa delle regioni che hanno ricevuto più finanziamenti dal Fondo Pmi
di Luca Tremolada
-
TREND
Effetto Grecia anche su Google: vacanze e crisi sono il tormento degli italiani
-
Gadget
I Google Glass cambiano faccia: arriva la Enterprise Edition?
-
DIGITAL IMAGING
Fotografia: ecco le migliori app per i professionisti dell'immagine - Foto
di Alessio Lana
-
la app della discordia
UberPop sospeso anche in Francia. E ora in Europa è fronte comune
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.
Frontiere
- Le 10 aziende pioniere della nuova energia secondo Bloomberg
- Solar Impulse, l'aereo solare farà il giro del pianeta nel 2015. Ecco come funziona
- Lo sviluppo delle rinnovabili passa per i sistemi di accumulo
- L'efficienza energetica si impara a scuola
- Che città sognano i liceali? Smart bus e auto elettriche, idee per nuove app
Business
- Utility, la Borsa spinge verso il riassetto
- Energia dal vento, gli imprenditori: «Pochi anni e sarà la più economica»
- Energia, il risparmio nel mercato libero non è scontato
- Google investe 12 milioni di dollari sul fotovoltaico in Africa
- Il Brasile "nuova frontiera" delle rinnovabili. Boom della fiera EnerSolar+ Brasil: +290% di adesioni
Normativa
- Fotovoltaico, le imprese del settore: no a norme Ue incerte e dazi retroattivi import Cina
- La Ue impone la registrazione dei pannelli solari cinesi
- Il Fisco agevola la produzione di energia verde per usi domestici
- Sul nucleare golden share al governo. Certificati verdi più difficili per le rinnovabili
- Il fotovoltaico in Italia ha una potenza di 17 GW e dà lavoro a 100mila. Quale futuro senza incentivi?
Risparmio
- L'efficienza energetica sarà sempre più una questione di software
- Risparmiare sulla bolletta del gas? Si può, ma attenzione alla classe energetica
- La tecnologia italiana produce il caldo (e il freddo) a costo zero per gli edifici
- Come risparmiare energia in dieci mosse
- I rifiuti combustibile per l'industria