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Questo articolo è stato pubblicato il 18 marzo 2011 alle ore 08:39.

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Tokyo chiude in rialzo dopo l'intervento del G7 per frenare la corsa dello yenTokyo chiude in rialzo dopo l'intervento del G7 per frenare la corsa dello yen

Chiusura in rialzo per Wll Street e le Borse europee al termine di una settimana segnata dalla tragedia del sisma giapponese, e conseguente emergenza nucleare, e dall'aggravarsi della crisi libica. Nell'ultima seduta della settimana il CAC 40 di Parigi segna un rialzo dello 0,63%, a Londra il FT-SE 100 sale dello 0,4%. Debole Francoforte con il DAX 30 che chiude appena sopra la parità (+0,11%). A Piazza Affari il FTSE MIB ei l FTSE IT All Share salgono dello 0,27% e dello 0,34% rispettivamente. Oltreoceano il Dow Jones di Wall Street chiude la seduta in rialzo dello 0,71%, il Nasdaq dello 0,60% mentre l'S&P500 archivia la seduta guadagnando lo 0,43 per cento.

Boom di scambi su Parmalat
Sul listino milanese si registra un nuovo scatto di Parmalat (+4%) dopo la discesa in campo della francese Lactalis per la conquista del gruppo di Collecchio. Ancora boom gli scambi: nella seduta sono passate di mano 104 milioni di azioni (pari al 6% del capitale) contro una media quotidiana dell'ultimo mese di Piazza Affari di 25 milioni milioni di "pezzi". Le contrattazioni hanno chiuso prima della presentazione ufficiale delle liste per il rinnovo del Cda da parte di Lactalis, che si è detta pronta ad aumentare la sua quota nella società di Collecchio.In mattinata nella partita si è inserita ufficialmente Intesa Sanpaolo presentando una lista per il cda mirando a preservarne l'italianità.

Focus Piazza Affari
Tra i titoli delle blue chip bene anche Fondiaria - Sai (+2,8%), Fiat Industrial (+2,78%) e Tod's' (+2,18%). Seduta debole per le principali banche italiane. Intesa Sanpaolo e Banco Popolare chiudono invariate. Appena sopra la parità le altre. Oggi l'European banking authority ha comunicato i criteri per i nuovi stress test. Secondo quanto risulta a Radiocor nella lista delle banche (non ancora pubblicata) sono confermate le cinque banche italiane che parteciparono alla simulazione dell'estate scorsa. Maglia nera per Lottomatica che, dopo il taglio di raccomandazione da "buy" a "neutral" incassato da Ubs, cede il 5,42% tra scambi doppi rispetto alla media dell'ultimo mese.

Greggio in calo dopo il cessate il fuoco in Libia
L'arresto delle operazioni militari in Libia, annunciato dal ministro degli Esteri libico Moussa Koussa, trascina al ribasso le quotazioni del petrolio. I future sul greggio Brent in consegna ad aprile scendono a 112,3 dollari al barile.

Euro oltre 1,4 dollari
L'euro cede terreno nei confronti dello yen ma avanza sul dollaro. Le aspettative inflazionistiche, con conseguente attesa di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea, favoriscono gli acquisti sulla divisa europea rispetto al bigliette verde, che quota 1,4173 dollari contro 1,4014 di ieri sera.

La Borsa di Tokyo rimbalza dopo intervento del G7
La Borsa di Tokyo ha chiuso con un rialzo del 2,72% dopo le dichiarazioni del G7 (Germania, Canada, Usa, Francia, Italia, Giappone e Regno Unito), che ha offerto il suo appoggio al Giappone per contenere la crescita dello yen, volato sui massimi storici dopo la crisi nucleare, annunciando nella notte la disponibilità a «un'azione concertata». L'operazione delle banche centrali dei paesi del G7 è il primo intervento dal 2000 in modo congiunto sul mercato valutario. L'annuncio è arrivato direttamente dal ministro delle Finanze giapponese, Yoshihiko Noda, che ha parlato a Tokyo subito dopo la diramazione del comunicato congiunto del G7, in cui si annunciava che i sette grandi «forniranno ogni necessaria collaborazione» al paese del Sol Levante. Il primo ad avviare il processo di vendite è stato proprio il Giappone nella notte, dando il là ad un ribasso del 3,4% dello yen sul dollaro (scambiato a quota 81,77 yen dai 78,95 della chiusura di ieri), mentre la flessione nei confronti dell'euro è arrivata fino al 3,8%.

Nuovo intervento della BoJ per raffreddare lo yen
Un ulteriore segnale di fiducia ai mercati è arrivata dalla Bank of Japan. Oggi il governatore Masaki Shirakawa ha annunciato che «la BoJ promuoverà un'energica politica monetaria accomodante e continuerà a fornire ampia liquidità per assicurare stabilità ai mercati». Nella notte l'istituto centrale giapponese ha offerto altri 4mila miliardi di yen (circa 34 miliardi di euro), in quello che di fatto è il suo quinto intervento di finanziamento a un giorno consecutivo. In contemporanea ha drenato 1.680 miliardi di yen (circa 14,5 miliardi di euro) della prima iniezione di liquidità, a dimostrazione che i mercati finanziari hanno liquidità a sufficienza.

Il bilancio finanziario a una settimana dal terremoto
La tripla crisi di terremoto, tsunami e nucleare ha provocato momenti di difficoltà sui mercati internazionali. Lo yen è fortemente cresciuto rispetto al dollaro (ieri ha toccato il massimo di sempre a quota 76,3) a causa di quelle che vengono interpretate come mosse speculative delle imprese giapponesi, che sarebbero impegnate a riportare in Giappone miliardi di dollari in attesa della ricostruzione, che secondo le previsioni sarà notevolmente più costosa di quella seguita al terremoto di Kobe del 1995. La Borsa di Tokyo, nonostante il rimbalzo di oggi ha ceduto complessivamente il 10% nell'ultima settimana.

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