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Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2011 alle ore 19:03.

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Wall Street chiude in leggero ribasso una giornata contrastata. Il Dow Jones ha ceduto lo 0,15%, il Nasdaq lo 0,31 per cento. Sull'andamento del listino americano hanno pesato le preoccupazioni per la guerra in Libia e per la delicata situazione in Giappone. In giornata è anche arrivato il dato sui prezzi delle case a gennaio (in calo dello 0,3% su base mensile e del 3,9% su base annua). A questo dato si sono aggiunte le dichiarazioni di Richard Fisher, presidente della Federal Reserve di Dallas secondo cui la Fed ha svolto la propria parte e non dovrebbe adottare nuove misure espansive di politica monetaria mirate al rilancio dell'economia una volta terminato il programma di "quantitative easing" - sottoscrizione di asset - a giugno. In ribasso anche il dollaro, scivolato sui minimi di luglio 2009.

Focus Europa
É stata una giornata volatile anche per le principali Borse europee. A Parigi il CAC 40 ha perso lo 0,30%, a Francoforte il DAX 30 lo 0,38%, a Londra il FT-SE 100 lo 0,4 per cento. In (lieve) controtendenza Piazza Affari dove il FTSE MIB e il FTSE IT All Share hanno guadagnato rispettivamente lo 0,14 e lo 0,11% grazie al buon andamento di Eni, Enel e Generali, titoli che hanno un forte peso specifico nel listino.

Torna la tensione sul debito in Europa
Intanto, è tornata la tensione sui mercati obbligazionari dell'Eurozona con i tassi sui bond dei paesi periferici nuovamente in rialzo. Sul finire della giornata, i rendimenti dei bond portoghesi a 10 anni sono saliti al 7,379% dal 7,254% di ieri sera mentre quelli sull'Irlanda erano al 9,660% contro il 9,448% della vigilia. Il Portogallo risente dei timori di una possibile crisi dell'esecutivo di José Socrates che potrebbe diventare ufficiale domani quando il Parlamento sarà chiamato a votare il nuovo pacchetto di misure di austerità.Per quanto riguarda l'Irlanda, ad agitare gli investitori sono i rumors peraltro smentiti secondo cui la Anglo Irish bank (Aib) non avrebbe onorato un pagamento di interessi maturati sul suo debito. .

Focus Piazza Affari, i francesi spengono il titolo Parmalat
Sul listino milanese si registra il tonfo dei titoli della galassia Pirelli dopo che Milano Assicurazioni, controllata da Fondiaria - Sai, ha presentato i dati di del bilancio 2010 chiudendo con un pesante rosso (668,7 milioni rispetto alle perdite di 140 milioni del 2009). Milano Ass ha terminato le contrattazioni con un passivo dell'8,65%, Fondiaria - Sai ha ceduto il 2,14 per cento. In serata, a mercati chiusi il cda di UniCredit ha votato il piano di riassetto del gruppo Ligresti.

Cade Parmalat (-6,7%), con il mercato che sembra non credere più in una contromossa da parte di una cordata italiana dopo che i francesi di Lactalis hanno raggiunto un accordo per rilevare le quote in capo ai fondi Zenit, Skagen e Mackenzie, raggiungendo una partecipazione potenziale del 29%. Le azioni del gruppo di Collecchio hanno chiuso in ribasso del 7% a 2,292 euro. Scambi anche oggi vorticosi con l'8,4 %del capitale passato di mano. C'è tempo fino al primo di aprile per acquistare azioni utili per il voto all'assemblea del 14 aprile, chiamata a rinnovare il cda del gruppo alimentare.

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