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Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2011 alle ore 21:36.
La banca centrale americana è sempre più divisa tra falchi e colombe. La diversità di vedute è emersa chiaramente nell'ultima riunione del Fomc, braccio di politica monetaria della della Fed, dello scorso 15 marzo. Come emerge dalle "minute" della riunione, alcuni membri hanno auspicato il mantenimento della politica monetaria accomodante anche dopo il 2011. Altri, preoccupati per l'aumento delle pressioni inflazionistiche, hanno invece sostenuto che la Fed dovrebbe decidere per una stretta monetaria, suggerendo di interrompere il programma di acquisto dei bond da 600 miliardi di dollari.
Aumento dei prezzi «temporaneo»
In generale i membri del Fomc sono comunque concordi sul fatto che l'aumento dei prezzi, legato all'aumento del petrolio, sia solo temporaneo. Il rapido aumento dei prezzi delle materie prime potrebbe condizionare le previsioni sull'inflazione, le spese per consumi e gli investimenti aziendali. Nel corso della riunione dello scorso 15 marzo, la Banca Centrale americana ha deciso di proseguire con politiche accomodanti, dando indicazioni tutto sommato incoraggianti sulle prospettive economiche. «C'é stato accordo sul proseguimento del programma di acquisto di titoli di stato» si legge nei verbali.
L'inflazione resta osservata speciale
«Un significativo aumento delle previsioni sull'inflazione nel lungo temine potrebbe contribuire a un'eccessiva pressione sui salari e sull'inflazione, che sarebbe difficile da sradicare» si legge nel documento, in cui si dice che per questo motivo i membri del Fomc «considerano importante prestare grande attenzione alle evoluzioni non solo per quanto riguarda i livelli attuali di inflazione, ma anche sulle previsioni». Sull'andamento dei prezzi potrebbe influire il rialzo dei prezzi dell'energia e delle materie prime, ma l'aumento dovrebbe essere temporaneo.
La Fed ha inoltre affrontato il problema del possibile impatto di elementi esterni, facendo presente che «gli eventi in Medio Oriente e Nord Africa, oltre al terremoto e seguente tsunami in Giappone, hanno ulteriormente aumentato l'incertezza sulle prospettive economiche». Nonostante tutto questo, tuttavia, la congiuntura poggia ora su basi più solide, con il tasso di disoccupazione che cala mentre le spese per consumi e gli investimenti aziendali danno segnali di rafforzamento. Per quanto riguarda il costo del denaro, che dovrebbe rimanere ai minimi storici «per un periodo esteso», e il programma di acquisto di bond per 600 miliardi di dollari, alcuni membri del Fomc «hanno indicato che le condizioni economiche potrebbero consentire di prendere in considerazione una stretta nel corso dell'anno, mentre altri hanno fatto notare che una politica eccezionalmente accomodante potrebbe essere appropriata anche oltre il 2011».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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