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Questo articolo è stato pubblicato il 18 aprile 2011 alle ore 08:32.
Chiusura in rosso per le Borse europee e Wall Street, penalizzate dal taglio dell'outlook sul rating degli Stati Uniti operato oggi dall'agenzia Standard & Poor's . Una notizia che si aggiunge ai timori per il debito sovrano della Grecia e dell'Irlanda. Il Ftse Mib è scivolato del 2,92% e il Ftse All Share del 2,79%. Sono state vendute a piene mani le azioni delle banche e delle assicurazioni. Hanno arginato il ribasso le Finmeccanica.
La giornata no dell'Europa
Le Borse europee hanno avviato le contrattazioni in calo risentendo dei dubbi sul debito sovrano di alcuni paesi europei come la Grecia e l'Irlanda. Del resto hanno creato allarme le voci circolate su un'imminente ristrutturazione del debito. Voci che hanno sospinto in alto anche i tassi sulle obbligazioni del paese, fino a un nuovo massimo storico dall'introduzione dell'euro. Quanto all'Irlanda, Moody's ha rivisto al ribasso la valutazione sull'indebitamento del sistema creditizio, dopo aver già abbassato la scorsa settimana il giudizio sul debito del paese.
Nel primo pomeriggio, però, a incoraggiare gli ordini in vendita è stata soprattutto la notizia che Standard and Poor's a ha deciso di tagliare a negativo da stabile l'outlook sugli Stati Uniti, tenendo conto del livello di indebitamento del paese e del fatto che dopo due anni dall'inizio dell'ultima crisi i legislatori Usa non hanno ancora trovato un accordo su come contrastare il recente deterioramento fiscale o correggere le pressioni fiscali di lungo periodo. La notizia, che ha colto di sorpresa i mercati, ha incoraggiato le vendite soprattutto sulle azioni delle banche e delle assicurazioni.
Focus su Piazza Affari
A Piazza Affari Banco Popolare ha accusato un calo del 4,8%, Mps del 4,2% e Bpm del 4,5%. Quest'ultima alla vigilia del consiglio di amministrazione che dovrà esaminare le rilevazioni fatte da Bankitalia e decidere in merito a un eventuale aumento di capitale che secondo le indiscrezioni potrebbe aggirarsi tra i 600 milioni e il miliardo. Intesa Sanpaolo, inoltre, ha registrato un ribasso del 4,17%, Unicredit del 4,16% e Ubi del 3,12%.
Deboli anche le Generali (-3,97%), insieme al settore assicurativo europeo. Anche le Fonsai hanno perso il 2,91% e le Unipol il 4,13%. Mediolanum, in aggiunta, è scivolata di oltre il 4%. Hanno tentato di arginare le perdite Fiat (-2,6%) e le Fiat Industrial (-1,8%) in vista dei conti del primo trimestre che verranno diffusi rispettivamente il 20 e il 21 aprile. I titoli della spa hanno beneficiato anche delle indicazioni fornite dal numero uno del gruppo, Sergio Marchionne, con le quali il manager ha manifestato l'intenzione di volere quotare Chrysler quest'anno, sempre che il mercato sia favorevole. La società conta di rimborsare i debiti al governo statunitense e a quello canadese entro fine giugno e di poter quindi salire oltre il 50% nel capitale dell'azienda Usa di cui detiene già il 30% delle azioni. Marchionne ha inoltre indicato che Ferrari potrebbe valere più di 5 miliardi.
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