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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2011 alle ore 08:46.

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La morte di Bin Laden spinge le BorseLa morte di Bin Laden spinge le Borse

Svanisce l'effetto della morte di Bin Laden sulle principali Borse europeee che chiudono in leggero rialzo la seduta. Al termine delle contrattazioni il CAC 40 sale dello 0,15%, a Francoforte il DAX 30 avanza dello 0,27% mentre resta chiusa per festività nazionale la Borsa di Londra. Debole Milano che, dopo otto giornate consecutive in nero (migliore Borsa europea da inizio anno) chiude con gli indici FTSE MIB e FTSE IT All Share intorno alla parità. Wall Street chiude in calo. Il Dow Jones perde 3,18 punti, o lo 0,02%, a 12.807,36 punti. Il Nasdaq cede 9,46 punti, o lo 0,33%, a 2.864,08 punti. Lo S&P 500 lascia sul terreno 2,39 punti, o lo 0,18%, a 1.361,22 punti.

Perché prevale la cautela
Gli investitori preferiscono mantenere un atteggiamento prudente perché la morte di Bin Laden acuisce il timore di attentati terroristici. Gli operatori, inoltre, sottolineano che la notizia, a quasi dieci anni dall'attentato alle Torri Gemelle dell'11 settembre, avrà probabilmente un effetto esclusivamente di breve termine. «Bisogna vedere se il network terroristico è ancora intatto o se la morte causerà nuovi attacchi», ha commentato un trader. A questi fattori si aggiunge la debolezza del settore bancario: gli esperti sottolineano che l'anomala concentrazione di aumenti di capitale delle banche a giugno-luglio comporteranno una pausa nel trend ascendente dei mercati azionari, visto che gli investitori dovranno sottoscrivere circa 10 miliardi di euro di nuove azioni emesse dalle banche.

Dati macro americani
Sul fronte dei dati macro americani si segnala il calo dell'indice Ism manifatturiero di aprile a quota 60,4 punti da 61,2 in marzo. Le attese degli analisti erano per una flessione più marcata a 59,5 punti. Positivo anche il dato sulle spese per costruzioni, salite a marzo dell'1,4% a un tasso annualizzato di 768,9 miliardi di dollari. Il dato, reso noto dal dipartimento del Commercio, è sopra le attese degli economisti, che si aspettavano un rialzo più moderato dello 0,4%.

Focus Piazza Affari
In una seduta debole per la Borsa di Milano si segnala il balzo di Fiat (+3,89%) che beneficia dei conti Chrysler. L'azienda di Detroit ha comunicato di aver riportato nel primo trimestre il primo utile netto dal giugno 2009, ovvero da quando la società è stata formata dopo il salvataggio da parte del Governo americano. Sempre sul fronte Fiat si segnala il voto dei dipendenti degli stabilimenti ex Bertone al referendum sull'accordo che prevede di portare nella carrozzeria piemontese la produzione di Maserati. Si prevede un successo dei sì dopo che i rappresentanti Fiom nella Rsu, finora contrari all'accordo che ricalca quelli di Pomigliano e Mirafiori, hanno chiesto ai propri iscritti di votare sì.

Sul resto del listino Parmalat chiude in leggero rialzo (+0,23%) dopo i rialzi messi a segni la settimana scorsa in scia all'Opa della francese Lactalis. Domani pomeriggio alle ore 16 il board si riunirà nella sede milanese del gruppo di Collecchio per valutare l'offerta. Eni cede lo 0,28% in scia al vistoso calo del petrolio (a New York ha aperto in flessione dell'1,3% a 112,40 dollari al barile) seguito alla notizia del numero uno di Al Qaeda.

Euro e oro in risalita
L'euro recupera sui mercati europei dopo essere scivolato sotto quota 1,48 alla notizia della morte di Osama Bin Laden. La moneta ha sfondato quota 1,49 per poi ripiegare a 1,4834 dollari in tarda serata (1,4833 venerdì). «L'euro si rafforza perché‚ la Federal Reserve ha indicato che continuerà a tenere i tassi al minimo storico, spingendo gli investitori verso asset più redditizi e penalizzando quindi il dollaro», spiegano gli operatori di mercato. Il biglietto verde ripiega per la decima seduta consecutiva non solo contro la divisa europea ma contro tutte le principali valute internazionali. Secondo alcuni osservatori un euro così forte potrebbe avere conseguenze pesanti sulla ripresa economica di Paesi come la Grecia e il Portogallo, già duramente colpiti dalla crisi dei debiti sovrani.

Volatili le quotazioni dell'oro che viaggia, normalmente, a velocità inversamente proporzionale al dollaro (essendo scambiato in dollari): il prezzo del metallo giallo è subito calato dopo la notizia della morte di Osama Bin Laden, per poi risalire. Lo spot gold a Londra è a 1.557,19 dollari l'oncia, dopo essere sceso a un minimo di 1.540,39 dollari. Negli Usa al Comex è quotato 1.557,60 dollari. Tra le materie prime, al momento, la più penalizzata è l'argento che arretra del 6% dopo gli spumeggianti rialzi delle ultime settimane che avevano portato il prezzo di un'oncia verso la soglia psicologica dei 48 dollari.

Focus Borse asiatiche
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo dell'1,6%, tornando per la prima volta dopo il terremoto dell'11 marzo sopra 10 mila punti. A spingere il listino nipponico è stata la notizia della morte di Osama Bin Laden. In rialzo anche il listino della Corea del Sud (+1,2%) mentre sono chiuse per festività le piazze finanziarie di Cina, Hong Kong, Singapore, Malesia, Taiwan, Tailandia e Vietnan.

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