Chiusura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,60% a 12.761,74 punti, il Nasdaq avanza dell'1,01% a 2.871,89 punti mentre lo S&P 500 guadagna lo 0,81% a 1.357,20 punti.
Sul listino americano scende Microsoft (-1,55%) che in giornata ha annunciato l'acquisizione del gigante della telefonia Voip, Skype, per un controvalore di 8,5 miliardi di dollari. Mentre, sulla scia della stessa operazione, sale eBay (+3%) che ha mantenuto una partecipazione nella società telefonica dopo averla venduta.

Focus Europa
Chiusura di seduta in buon rialzo per le Borse europee, che recuperano fiducia sulle indiscrezioni circa i nuovi aiuti alla Grecia e sul buon esito dell'asta dei titoli semestrali ellenici (collocati al 4,88%, "appena" 8 punti base in più rispetto alla precedente emissione). Sono poi arrivate buone indicazione dalla Cina (record delle esportazioni, il cui valore ha superato i 155 miliardi di dollari), segno di un'economia mondiale in ripresa. Il CAC 40 di Parigi ha guadagna l'1,13%, il DAX 30 di Francoforte l'1,23% mentre l'IBEX 35 di Madrid è salito dello 0,75% e il FT-SE 100 di Londra dell'1,28 per cento.

Focus Piazza Affari
Dopo un avvio incerto Piazza Affari ha puntato subito al rialzo in seguito alle notizie rimbalzate in tutta Europa sulla possibile concessione di un nuovo pacchetto di aiuti da 60 milioni di euro per far fronte alle necessità di finanziamento della Grecia. In seguito è stato il turno della Cina, il cui surplus ad aprile è salito molto oltre le attese, generando così ottimismo sulle prospettive di crescita dell'economia. Scambi in lieve aumento, a 3 miliardi di euro di controvalore. L'indice FTSE MIB segna un progresso dell'1,47%, a 21.984 punti, mentre il FTSE IT All Share sale dell'1,38 per cento. Bene i bancari (penalizzati nella scorsa seduta dal taglio del rating di Atene da parte delle agenzie di rating), l'energia, l'industria. in evidenza Mediolanum dopo notizie di stampa secondo cui Julius Baer sarebbe interessata a rilevare la quota detenuta in Banca Esperia. In recupero i bancari, i più Milano Unicredit sale dell'1,48%, mentre Intesa Sanpaolo è appena sopra la parità. Bene assicurativi e risparmio gestito, dove primeggia Mediolanum (+2%)

Euro ancora sotto pressione
L'euro ha recuperato contro le principali valute, dopo aver toccato il minimo delle ultime tre settimane contro il dollaro e delle ultime sei contro lo yen a seguito della riduzione della nota della Grecia,ieri, da parte dell'agenzia di rating Standard & Poor's. Alle 16 in Italia vale 1,4334 dolalri. La principale preoccupazione dei cambisti é che "la ristrutturazione del debito metta il sistema bancario greco in ginocchio", così il mercato sembra attendersi che il fondo di stabilità finanziaria europea (Fesf) conceda una proroga alla Grecia ha detto Jane Foley, analista di Rabobank

Mercati asiatici
La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in rialzo dello 0,25% e l'indice Nikkei si porta a 9.818,76 punti, 24,38 in più della chiusura di ieri, sull'onda della tenuta di Wall Street. A risollevare l'umore del mercato che resta privo di direzione, dopo l'aggravarsi della crisi finanziaria della Grecia, la notizia che, dopo le devastazioni del terremoto, la produzione di Toyota dovrebbe tornare alla normalità entro agosto, cioè due tre mesi prima del previsto. Sul fronte dei risultati, inoltre, Mitsubishi Corporation ha annunciato una progressione del 69% dell'utile netto per l'esercizio 2010/2011 a 463,19 miliardi di yen (4 miliardi di euro), mentre i ricavi sono saliti del 12,5% grazie soprattutto alla ripresa industriale.

Asta titoli semestrali greci
Molto attesa dal mercato, anche alla luce della situazione tesa di Atene. l'emissione da 1,625 miliardi di euro a sei mesi dei Tesoro greco. L'asta ha avuto successo. I titoli sono stati collocati con un tasso del 4,88%, in leggero rialzo rispetto a quello ottenuto dalla loro ultima emissione similare dell'8 marzo scorso. L'emissione è stata sottoscritta più di tre volte con una domanda totale di 4,474 miliardi di euro da un'offerta di partenza di 1,250 miliardi. È la prima emissione dopo il ribasso del rating di S&P, praticato ieri e riflette i dubbi del mercato sulla solvibilità della Grecia.

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