Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2011 alle ore 07:54.

My24
Il doppio gioco sui derivati dal Pirellone a NapoliIl doppio gioco sui derivati dal Pirellone a Napoli

Ecco cosa si legge in un rapporto redatto dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano: «Dalla lettura della corrispondenza elettronica esaminata emerge un filo diretto di dipendenza tecnico-lavorativa instauratosi tra la Fincon, l'Ubs, la Merrill Lynch e la Regione Lombardia stessa, come si evince tra l'altro dalla mail datata 13.02.2009, con la quale Giovanni Giannone (Regione Lombardia) chiede urgentemente a Gaetano Bassolino (Ubs) di rispondere a un'interpellanza presentata in Consiglio... Sempre nel medesimo giorno, tale richiesta di informazione viene girata da Davide Lombardo (Ubs) a Roberta Rigillo (Fincon)... Ulteriori solleciti alla risposta di tale quesito verranno richiesti sempre da Giannone a Bassolino e ai fratelli Pavesi».

Il nome di Bassolino junior appare ripetutamente tra i documenti sequestrati in Fincon. Si legge nello stesso rapporto: «Dal contenuto della mail datata 02.02.2007 appare chiaro come Fincon abbia affiancato la Regione Lazio nel ruolo di "rating advisor" e come, unitamente ad alcuni dipendenti di Ubs, abbia avuto rapporti diretti anche con personalità politiche della Regione… In tale contesto è interessante la mail datata 30.08.2007, nella quale appare chiaro l'interessamento di Gaetano Bassolino, unitamente allo staff Ubs e Maurizio Pavesi, alla riorganizzazione interna della Regione Lazio e dei suoi componenti».

Decisioni condizionate
La questione è stata approfondita dagli inquirenti perché da sempre circola la voce che a influenzare la scelta delle banche da parte degli amministratori non siano solo fattori tecnico-finanziari. «La scelta può non dipendere dalla qualità o dal prezzo dell'offerta, ma dalle entrature di chi la promuove o comunque svolge attività di consulenza», spiega al Sole 24 Ore un banchiere. Il rapporto del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano sembra confermarlo: «Sono state rinvenute mail... che dimostrano frequenti incontri tra i soggetti riconducibili alla Fincon e Ubs con personaggi politici e/o dipendenti di Enti locali finalizzati a "sondare" eventuali possibilità di business, proponendo la stessa Fincon nel ruolo di "rating advisor", in merito a ipotetiche operazioni finanziarie».
In particolare, spiccano due email relative a rapporti con amministratori dei Comuni di Venezia e di Torino: «Si evidenzia la mail datata 01.06.2007, con la quale Maurizio Pavesi riferisce di aver incontrato tale Dei Rossi, del Comune di Venezia, il quale gli comunica che "sull'esito della procedura per il bond Rialto... hanno pesato sia la maggiore offerta di Intesa per gli Adv che pressioni ricevute dal sindaco" e che "sul futuro mi ha confermato pienamente che ci darà il mandato di advisor"... Nella mail, datata 25.09.2007 ... Davide Lombardo di Ubs riferisce di aver "parlato con Dentamaro (del Comune di Torino, Ndr)... il quale ci ha fatto capire tra le righe che le 7 banche sono state una scelta politica... Stiamo spingendo (ci dovremmo vedere lunedì/martedì) per farci dare un ruolo leader"».

Posta compromettente
Ancora più significative sono le evidenze fatte scomparire qualche giorno dopo la diffusione della notizia dell'indagine della procura di Milano. I finanzieri milanesi hanno infatti recuperato due email il cui tenore è stato da loro definito «alquanto inquietante». A inviarle a Maurizio e Gianpaolo Pavesi fu Roberta Rigillo, dipendente Fincon. Nella prima si legge: «Ho controllato finora tutta la posta archiviata relativa ai Comuni eliminando le cose di cui avevo + direttamente certezza ma sarebbe opportuno se anche voi poteste fare un check, soprattutto dei messaggi in cui si evince che si incontra l'ente da soli… Proseguo su province e regioni».
Tre giorni dopo Rigillo aggiunse: «Ho terminato anche il controllo sulla posta archiviata in prov. e regioni ma su alcune di queste è opportuno che facciate un ulteriore chk, visto che avete molto più di me conoscenza del cliente. In particolare ... Lombardia, Sicilia ... Campania, Lazio, Marche, Veneto».

Dalle indagini è emerso inoltre un flusso di pagamenti parallelo all'estero dalle banche ai Pavesi. Soltanto nel periodo tra il marzo 2001 e il dicembre 2004, la banca ha pagato un totale di 4.205.008 euro alla Fincon in Italia e 5.399.074 euro a una società irlandese chiamata Achernar Ltd. Di quei soldi sono state perse le tracce. Ma dei milioni pagati su conti offshore ad altri consulenti, gli inquirenti sono riusciti invece a identificare tutti i beneficiari finali. Scoprendo che, attraverso vie tortuose, il denaro è finito a chi lavorava per l'amministrazione pubblica. Ma questo sarà il tema della prossima puntata.

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi