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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2011 alle ore 12:27.

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Seduta debole per le Borse europee che soffrono i dati deludenti sul Pil americano nel primo trimestre. L'economia americana è cresciuta al ritmo dell'1,8% secondo i dati del dipartimento del Commercio. Le attese degli analisti erano per una revisione al rialzo dall'1,8% al 2,2%. Deludenti anche i dati sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, salite di 10mila unità a quota 424mila nel corso dell'ultima settimana. Gli analisti avevano previsto una flessione di quattromila unità.

Borse deboli
Le Borse europee chiudono deboli con il DAX 30 di Francoforte che cede lo 0,79%, il CAC 40 lo 0,30% e il Ftse100 di Londra in calo dello 0,36 per centointorno alla parità. A Piazza Affari il FTSE MIB cede lo 0,71% mentre il FTSE IT All Share lascia sul parterre lo 0,66 per cento. Chiusura in territorio positivo, invece, per Wall Street: il Dow Jones ha chiuso in rialzo a +0,07%, a 12.402,76 punti, il Nasdaq a +0,78% a 2.782,92 punti e lo S&P 500 a +0,40% a 1.325,69 punti.

Frenata dell'euro dopo le parole di Juncker
I mercati continuano a seguire da vicino il tema del debito dei Paesi dell'Eurozona. La notizia del giorno arriva dal presidente dell'Eurogruppo. Juncker infatti ha lanciato l'allarme sulla prossima tranche di aiuti alla Grecia da 12 miliardi. Il Fmi infatti potrebbe non sborsare la sua quota (3,3 miliardi euro) perché lo statuto impedisce i finanziamenti in caso manchino adeguate garanzie per i prossimi 12 mesi. Questa circostanza secondo Juncker verrà certificata dall'ispezione sui conti pubblici greci che gli esperti Ue-Bce-Fmi porteranno la prossima settimana sulla sua scrivania. Le parole del numero uno dell'Eurogruppo hanno pesato sui mercati valutari. L'euro, che a metà seduta quotava 1,42 dollari, è bruscamente sceso a quota 1,40.

Focus Piazza Affari
A Piazza Affari sono le banche le più penalizzate. All'indomani di una seduta positiva, sulla scia di un report positivo degli analisti di Prometeia sul settore, i titoli dei principali istituti di credito chiudono in deciso ribasso. In particolare Banca Popolare di Milano (-3,04%), Banco Popolare (-2,93%) Unicredit (-2,87%) e Mediolanum (-2,48%). Sul resto del listino si segnala il balzo del titolo Edison (3,12%). Sul titolo, oltre alle dichiarazioni del numero uno di Edf Henri Proglio, che punta a rafforzare la presa su Foro Buonaparte, influisce soprattutto un report degli analisti di Banca Leonardo che vede come plausibile un'Opa su Edison a 1,1 euro come soluzione per il riassetto. L'Offerta verrebbe lanciata da Transalpina di Energia, la holding con cui Edf e Delmi (che raggruppa i soci italiani guidati da A2A) controllano pariteticamente Edison. Sempre secondo Banca Leonardo A2A e Iren potrebbero avere una put option a 1,4 euro. Banca Leonardo, ma attraverso la propria divisione di investment banking, é anche advisor di Edf per il riassetto di Edison.

Focus Tokyo
La Borsa di Tokyo ha terminato la seduta in forte rialzo, grazie all'attività degli investitori a caccia di buoni affari, visto che dai minimi di chiusura di due mesi toccati ieri i corsi di alcuni titoli sono diventati a buon mercato. In chiusura l'indice Nikkei dei principali valori ha segnato un rialzo dell'1,48% a 9.562,05 punti, mentre il più ampio indice Topix è salito dell'1,14% a 827,08 punti.

Sui mercati, tuttavia, continua tuttavia a dominare la preoccupazione di un rallentamento dell'economia globale sulla scia del programmato stop al programma di "quantitative easing" della Federal Reserve e delle recenti strette di molte economie emergenti.

Sony annuncia il ritorno agli utili, Ricoh taglia 10mila posti
In evidenza il produttore di fotocopiatrici e stampanti Ricoh, che balza di oltre il 4% sulla notizia di tagli per circa il 10% del personale nel tentativo di sostenere gli utili e combattere la concorrenza di rivali come Canon e Xerox. La compagnia giapponese dei media Sony conferma una perdita di 3,2 miliardi di dollari nell'esercizio concluso lo scorso marzo e fa sapere che tornerà in utile nell'esercizio in corso che si concluderà a marzo del 2012. La previsione è di un profitto netto di 976 milioni di dollari. (AGI) Gaa . Mentre il gruppo giapponese di materiale per ufficio Ricoh ha annunciato giovedì la soppressione di 10.000 posti di lavoro in tutto il mondo nei prossimi tre anni, quasi il 10% della sua forza lavoro, per migliorare la sua redditività, secondo quanto riportano i media giapponesi.

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