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Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2011 alle ore 10:07.

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Seppur gli scambi al Forex (il mercato internazionale delle valute) si preannunciano rarefatti (con le Borse di Londra e Wall Street chiuse per festività) non mancano gli spunti. E i record. Come quello segnato dal dollaro neozelandese che ha toccato oggi il livello massimo dopo la deregulation della valuta, avvenuta 26 anni fa, portandosi a 82,16 dollari neozelandesi per dollaro Usa.

A dare nuovo slancio alla valuta è stata la pubblicazione di indicatori commerciali migliori del previsto. La moneta ha così superato il suo record precedente di 82,15 dollari neozelandesi che risaliva al marzo 2008. La Nuova Zelanda ha segnato un attivo commerciale di 1,1 miliardi di dollari neozelandesi (900 milioni di dollari Usa), circa il doppio delle attese degli analisti, in ragione di una forte domanda dei prodotti agricoli neozelandesi sui mercati internazionali.

Euro poco mosso in attesa di news dal caso Grecia
Quanto all'euro, la divisa unica europea guadagna qualcosa nei confronti del dollaro sui mercati europei, indicato a 1,4283 dollari contro 1,4255 della chiusura di venerdì. Contro lo yen, la divisa comune quota 115,44, poco variata da 115,47 del precedente e il dollaro é indicato a 80,82 yen, in calo da 81 yen della chiusura di venerdì.

Franco svizzero da record su euro e dollaro
Il franco svizzero prosegue nella sua marcia nei confronti del dollaro e dell'euro, iniziata dall'inizio di aprile a causa di timori di una recrudescenza della crisi del debito pubblico. Dopo aver raggiunto nella notte da domenica a lunedì il massimo storico di 1,2134 franchi per euro, il franco ha ripiegato un po', ma sempre attorno a un livello elevato di 1,2177. La moneta svizzera ha registrato progressi anche contro il biglietto verde, quotando 0,8528 franchi per dollaro, dopo aver raggiunto nella notte da domenica a lunedì un nuovo record di 0,8468. Il rialzo di venerdì del barometro dell'istituto Kof, che anticipa l'attività economica a sei mesi della Confederazione, «dimostra che l'economia svizzera continua a navigare su una nota positiva, rispetto ai nostri vicini europei e agli Stati Uniti», dicono gli analisti di Pictet. La conseguenza di questo ottimismo degli imprenditori svizzeri «è una penalizzazione a livello di tasso di cambio» per la Svizzera, hanno detto in una nota.

La strategia degli investitori
«Gli investitori hanno deciso di sistemare le posizioni dopo il rialzo dell'euro della settimana scorsa - spieta Dai Sato di Mizuho Corporate Bank - Il dollaro è sceso nei giorni scorsi dopo la deludente serie di indicatori macroeconomici statunitensi, che suggeriscono che la Fed potrebbe rinviare il momento in cui abbandonerà la sua politica monetaria molto accomodante».

Tensione in Grecia
Per quanto riguarda la situazione della Grecia, che resta un fattore di mercato, il ministro delle Finanze, George Papaconstantinou, ha detto domenica di essere fiducioso nel versamento al Paese della prossima rata del prestito del Fmi, smentendo un articolo del settimanale tedesco Der Spiegel che metteva in dubbio questa soluzione. Secondo il settimanale tedesco, il commissario europeo per gli affari economici Olli Rehn ha avvertito che l'Ue potrebbe bloccare la nuova tranche del contributo dovuto alla Grecia per salvarla dalla bancarotta. Il Fondo Monetario Internazionale aveva avvertito giovedì che avrebbe continuato a prestare aiuto alla Grecia, se avesse avuto «rassicurazioni» che il Paese era in grado di rimborsare i soldi.

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