Le Borse europee chiudono la giornata di contrattazioni all'insegna del rialzo snobbando l'indice Zew tedesco (peggiore delle attese). Con un'accelerazione nel finale gli indici hanno incrementato i guadagni della prima parte della giornata. A Parigi il CAC 40 ha guadagnato l'1,97%, a Francoforte il DAX 30 è cresciuto dell'1,61%, a Londra il FT-SE 100 dell'1,5 per cento. Bene anche Piazza Affari con il FTSE MIB a +2,08 per cento. La Borsa migliore, fra quelle dell'Eurozona, è stata Atene con l'indice generale che ha chiuso con un balzo del 4 per cento, sulla previsione che il Parlamento greco possa concedere oggi stesso la fiducia al nuovo governo del primo ministro George Papandreou. In questo scenario l'euro è in rialzo a 1,4354 dollari. Le buone aspettative che arrivano dalla Grecia, unitamente al buon dato macro sulle case negli Stati Uniti, spinge al rialzo anche Wall Street con il Dow Jones a +0,91%, il Nasdaq a +2,19% e l'S&P 500 a +1,34 per cento.

Barroso: nessun piano B per la Grecia, servono fiducia e austerity
In giornata il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha rinnovato il suo appello a tutte le forze politiche greche, e in particolare all'opposizione conservatrice, affinché approvino le misure di attuazione del piano di austerità e di privatizzazioni concordato con Ue ed Fmi per ottenere la quinta tranche del prestito da 110 miliardi di euro concesso un anno fa, e gli aiuti finanziari del nuovo prestito di cui si sta discutendo. Lo stesso ha poi suggerito che la Grecia può accedere a nuovi fondi europei. «Mi piacerebbe che il Consiglio europeo discutesse come aiutare la Grecia, non solo a consolidare i conti pubblici, ma anche a ridurre la disoccupazione e favorire la ripresa», ha detto Barroso. La Grecia può accedere ai nuovi fondi nell'ambito delle politiche europee di coesione, ha spiegato il Commisario sottolineando come «questi fondi vadano concentrati dove c'é un problema di disoccupazione e competitivita».

Una mancata approvazione da parte del parlamento di Atene del pacchetto di misure che rientrano nel programma Ue-Fmi provocherebbe una «crisi maggiore in Grecia che sarebbe anche una crisi europea», uno scenario su cui «non voglio neanche speculare », ha affermato Barroso.

Geithner: no default per gli Usa. L'Europa parli con una sola voce
Si è parlato di default anche in merito agli Stati Uniti. Il segretario del Tesoro degli Stati Uniti Timothy Geithner, intervenendo a un dibattito organizzato dal Wall Street Journal, ha dichiarato: «Gli Usa riusciranno a evitare il default sul debito» e il Congresso sta raggiungendo un terreno di intesa per varare risparmi tra i 4000 e i 5000 miliardi di dollari onde ridurre progressivamente la montagna del debito pubblico. Geithner ha poi esortato l'Europa a «parlare con una sola voce, una voce chiara» sulla crisi in Grecia. «Penso che sarebbe utile che l'Europa parli con una voce chiara e unica su una strategia» da adottare sulla crisi greca, ha detto Geithner nel corso di una conferenza stampa a Washington. «È molto difficile per le persone che investono in Europa capire quale strategia verrà adottata quando sono in molti a parlare. L'Ue ha un insieme complesso di istituzioni, ma devono concordare una strategia e fare chiarezza», ha aggiunto Geithner.

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