(Reuters)

Piazza Affari
A Piazza Affari spicca Fiat Industrial (+4,09%) che viaggiava sui minimi storici. Bene anche Fiat (+3,09%)e Pirelli & C. Tra i bancari in luce Unicredit sostenuta anche dalle indiscrezioni secondo cui sul tavolo del cda odierno potrebbe approdare una maxi-cartolarizzazione di crediti in bonis da 14 miliardi, mentre Intesa Sanpaolo sfrutta il "buy" di Bank of America. Si spengono Banca Pop Mi e Banca Mps inizialmente richieste. Ansaldo Sts viaggia, invece, in rosso proseguendo una correzione che dura ormai da tre sedute. Balzo di Edison mentre continuano i colloqui sul riassetto del gruppo. In grande spolvero anche Eni (+3%).

Sogefi (Cir) fa shopping in Francia
Al di fuori del paniere FTSE MIB, spicca Sogefi in rialzo del 4,69 per cento. La controllata Cir (holding della famiglia De Benedetti) della componentistica auto questa mattina ha annunciato l'intesa per rilevare la concorrente francese Mark IV Systemes Moteurs sulla base di un enterprise value di circa 150 milioni. Il perfezionamento dell'accordo, atteso nel terzo trimestre, è soggetto alle usuali condizioni sospensive, compresa l'approvazione delle competenti autorità Antitrust. Con qusta acquisizione il gruppo Sogefi dovrebbe raggiungere ricavi totali pro forma per l'anno 2011 intorno a 1,3 miliardi di euro.

In Germania cede l'indice Zew
Dal fronte macro sono arrivati anche i dati poco confortanti della Germania. L'indice Zew (misurato dal Zentrum für Europäische Wirtschaftsforschung, il Centro di ricerche economiche di Mannheim), che registra il sentiment degli investitori istituzionali e degli analisti, è sceso infatti a giugno, per il quarto mese consecutivo, a quota -9 da 3,1 di maggio, al livello più basso da due anni e mezzo. L'indice della situazione corrente è sceso a 87,6 punti da 91,5 punti in maggio. L'accento viene posto sulle difficoltà dell'economia americana e sui rischi della crisi del debito nell'area euro.

Allerta Fitch
L'Eurogruppo ha condizionato il versamento della tranche di 12 miliardi di euro di aiuti alla Grecia al via libera del Parlamento di Atene al piano di 78 miliardi di euro di tagli alla spesa, ultima spiaggia per evitare il default. Il voto é previsto per il 28 giugno. Nel frattempo l'agenzia Fitch ha messo già le mani avanti preannunciando altri possibili tagli al rating della Grecia che rischia il livello junk (spazzatura) se verrà implementata l'ipotesi di un coinvolgimento su base volontaria dei privati ad un allungamento delle scadenze del debito di Atene. Fitch ha anche minacciato di mettere sotto revisione anche il rating degli Stati Uniti se entro il 2 agosto il Congresso, per evitare il default, non alzerà il tetto del debito pari attualmente a 14.300 miliardi di dollari.

Oro e petrolio
Tra rischi di default dei governi e incertezze sulla crescita economica (oggi sono attesi i dati americani sulle vendite di case esistenti previste in calo del 5% a maggio su aprile) l'unica certezza per gli investitori sembra essere l'oro che sulle piazze asiatiche è salito fino a 1.545,9 dollari l'oncia (+5,6 dollari )e si sta riavvicinando al massimo al record storico di 1.575 dollari toccato all'inizio di maggio. L'indebolimento del dollaro si riflette sul prezzo del petrolio che riprende quota con il Brent che guadagna 10 cent a 111,79 dollari al barile e Wti che avanza di 78 cent a 94,04 dollari al barile.

Giappone e Asia
La Borsa di Tokyo ha puntato al rialzo oggi, come le altre piazze asiatiche, in sintonia con l'andamento di Wall Street, sulle speranze di uno sblocco delle procedure di aiuto alla Grecia, come ha fatto capire ieri il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker. L'indice Nikkei ha guadagnato l'1,13% a 9.459,66 punti registrando il maggiore guadagno nell'arco di una sola seduta da oltre tre settimane, grazie soprattutto al rimbalzo del settore automobilistico.

Proprio oggi Toyota ha annunciato che da luglio assumerà 3-4mila lavoratori a tempo determinato per ripristinare la produzione danneggiata dal terremoto dell'11 marzo. Il volume degli scambi è rimasto contenuto, segno che gli investitori nipponici malgrado tutto restano cauti, in vista anche dell'imminente riunione del comitato di politica monetaria della Federal Reserve (oggi e domani).

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