Per la Web company che sviluppa FarmVille e CityVille, i videogiochi più popolari fra il popolo dei social network, è arrivato il giorno dell'agognata Ipo. La richiesta di Initial Public Offering, stando a quanto scrivono vari siti americani citando alcuni investitori della start up californiana, sarà depositata alla Sec (Securities and Exchange Commission) già oggi. Il piano di Zynga, che ha affidato l'operazione a Morgan Stanley e Goldman Sachs, sarebbe quello di rastrellare una cifra compresa fra il miliardo e mezzo e i due miliardi di dollari e quindi portare il valore di mercato della società fra i 15 e i 20 miliardi.

Piano del tutto simile, con cifre diverse, da quello che sta perseguendo Groupon: il sito di coupon online finito nelle mire di Google ha depositato l'Ipo a inizio giugno con l'obiettivo di mettere in cassa subito 750 milioni di dollari ed elevare la propria capitalizzazione fra i 20 e i 25 miliardi. E lo stesso dicasi per LinkedIn, la cui avventura da società quotata al New York Stock Exchange è iniziata a metà maggio dopo un'offerta pubblica delle proprie azioni che aveva portato in dote oltre 350 milioni di dollari. L'entrata a listino ha avuto un effetto boom e si può così riassumere: titolo in salita del 109% alla fine della prima giornata di scambi (da 45 a 92 dollari), ulteriore impennata sopra i 120 dollari nei giorni successivi e un market cap decollato via via fino agli attuali circa 7,5 miliardi di dollari. Considerando che il social network che piace tanto al presidente Usa Barak Obama ha fatturato l'anno scorso 243 milioni di dollari registrando una perdita di 15 milioni è stato a tutti gli effetti un esordio (in Borsa) col botto.

Sulle orme di Linkedln o di Pandora?
La domanda che si fanno gli analisti è quindi la seguente: Zynga è destinata a ripercorrere le orme di Linkedln o incontrare difficoltà come nel caso di Pandora? Uno dei portali musicali più noti del pianeta è sbarcato a Wall Street un paio di settimane a completamente del solito iter dell'Initial Public Offering ma non ha particolarmente attratto gli investitori, chiudendo il primo giorno di contrattazioni in salita "solo" dell'8% e scendendo sotto il prezzo di collocamento di 16 dollari il secondo. Un valore di mercato nell'ordine dei 2,6 miliardi di dollari, circa 20 volte superiore al fatturato consolidato del 2010, è comunque un risultato certo non disprezzabile.

Per Zynga gli analisti stimano per quest'anno un giro d'affari nell'ordine del miliardo e mezzo di dollari con utili netti di 500 milioni e questo è sicuramente un bel biglietto da visita da esibire al cospetto dei grandi investitori di Borsa. Il valore di mercato di oltre 15 miliardi di dollari attribuito alla compagnia da SharesPost (la piazza delle aziende non quotate) non appare quindi una sparata, sebbene la cifra mette la società di San Francisco in cima al podio della aziende di gaming per indice di capitalizzazione, davanti a giganti come Electronics Arts e (7,7 miliardi di dollari al Nasdaq) e Activision Blizzard.

Di sicuro, e su questo gli esperti americani si sbilanciano all'unisono, l'Ipo di Zynga è la prima delle due grandi entrate in scena che il mercato azionario si aspetta. L'altra è naturalmente Facebook, che con Zynga ha un legame oggi vincente e all'apparenza inscindibile. Entrambe hanno in comune il fatto di essere di gran lunga le compagnie che dominano nei rispettivi campi d'azione e di godere, almeno per il momento, del credito della comunità finanziaria. Certo nel caso della società creata da Mark Zuckerberg, la cui quotazione dovrebbe materializzarsi nel 2012, i numeri in gioco sono decisamente più grandi, dagli utenti (ormai 700 milioni, rispetto ai 250 milioni di Zynga) al valore stimato di mercato, 100 miliardi di dollari.

©RIPRODUZIONE RISERVATA