Il piano sull'aumento del tetto del debito dello speaker della Camera, John Boehner, divide i repubblicani. Michelle Bachmann, la leader dei Tea Party candidata alle elezioni 2012, non lo appoggerà. Il coro di no cresce a 12 repubblicani e Boehner potrebbe non aver i numeri necessari per far passare il piano.

Sulla risoluzione immediata del problema dell'aumento del tetto sul debito Usa si è pronunciata il numero uno del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde. «Le lancette dell'orologio si stanno muovendo - ha detto Lagarde - e chiaramente questo problema va risolto immediatamente», perché «uno choc negli Usa avrebbe serie conseguenze nel resto del mondo». «Gli Usa - ha spiegato la Lagarde -devono puntare su una ripresa dell'occupazione, per questo abbiamo consigliato di avviare un consolidamento di bilancio non frettoloso, ma, nello stesso tempo, consigliamo di avere presto un piano di consolidamento di bilancio».

Crisi del debito nell'Eurozona e austerity
Secondo il numero uno del Fmi, intervenuto a un convegno a New York, l'Eurozona deve mettere in atto «rapidamente» il piano per contrastare la crisi del debito. Anche se l'ondata di austerità di bilancio avrà un pesante impatto sulla crescita economica. Secondo le stime del Fondo monetario internazionale, tagliare di un punto il rapporto deficit-Pil «può abbassare la crescita economica di mezzo punto percentuale su due anni».

In generale, guardando all'impatto dei piani di risanamento dei conti pubblici sulla crescita economica «è probabile che sia negativo sul breve periodo - ha detto la Lagarde -. Per questo sarebbero particolarmente benvenuto misure che venissero approvate oggi, ma attuando la riduzione dei deficit solo in futuro, quando la ripresa economica sarà più robusta», ha aggiunto, secondo quanto riporta in trascritto diffuso dal Fmi. Ma poi ci sono «le buone notizie: sul lungo termine, la riduzione del debito può rafforzare il prodotto, favorendo un abbassamento dei tassi di mercato e creando i margini per tagliare i tassi di interesse ufficiali».

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