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Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2011 alle ore 22:15.
L'ultima modifica è del 25 agosto 2011 alle ore 09:26.

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(Reuters)(Reuters)

Chiusura in forte ribasso per Wall Street. Al termine degli scambi il Dow Jones cede l'1,51%, il NASDAQ l'1,7% e l'S&P500 l'1,56 per cento. Oltre ai segnali negativi dal mercato del lavoro (con l'aumento oltre le attese delle richieste di sussidi di disoccupazione), ad influire sull'andamento della borsa americana è il crescente scetticismo in vista del vertice dei banchieri centrali a Jackson Hole. Le attese di un intervento di Bernanke a sostegno dei mercati con un nuovo piano di acquisti di titoli di stato, secondo molti addetti, ai lavori saranno deluse. Con ogni probabilità non ci sarà alcun nuovo quantitative easing e i listini stanno incominciando a scontarlo.

Corre Bank of America
In un contesto di forti perdite si distingue il titolo Bank of America che chiude le contrattazioni con un rialzo del 9,44 per cento. Le azioni sono balzate fino al 22% sulla notizia del giorno: l'investimento da 5 miliardi di dollari in Bank of America da parte di Warren Buffett. Tra le altre quotate si segnala poi Apple che chiude in leggero calo (-0,71%). Il titolo sembra reggere bene il colpo del cambio ai vertici esecutivi della società con l'abbandono della carica di ceo del fondatore e "guru" Steve Jobs.

Francoforte frena l'Europa
Segnata dal brusco "flash crash" di Francoforte la seduta in Europa. L'indice DAX 30 sceso del 4% nel giro di pochi minuti, fa frenare le piazze europee reduci da una mattinata positiva. Al termine degli scambi la piazza tedesca guida le perdite con un calo dell'1,71 per cento. Forte ribasso anche per Londra (-1,48%), mentre Parigi e Madrid limitano le perdite a -0,77 e -1% rispettivamente. Dopo una mattinata brillante anche Milano chiude in negativo con gli indici FTSE MIB e FTSE IT All Share che cedono rispettivamente lo 0,25 e lo 0,19 per cento.

Le ragioni del flash crash
Come si spiega la brusca frenata del DAX 30? Nel giro di un quarto d'ora (dalle 15,45 alle 16) l'indice crolla di oltre 4 punti percentuali scendendo sotto la soglia dei 5000 punti per poi riprendere quota dimezzando le perdite alle 16 e 10. Nelle sale operative e su Twitter si rincorrono varie voci. Si parla della vendita di un grosso "basket" di titoli per un controvalore di crica 2 miliardi di dollari i cui effetti sarebbero stati amplificati dalla discesa sotto la soglia tecnica dei 5.500 punti. Cosa ha innescato questa violenta ondata di vendite? Sui social network girano rumor di un possibile declassamento della Germania da parte delle agenzie di rating ma Standard&Poor's, Fitch e Moody's smentiscono confermando la tripla A alla Germania. Un'altro rumor riguarda poi un possibile ampliamento del divieto di vendite allo scoperto. Attualmente lo stop, introdotto nel maggio 2010, vale solo per quelle "naked" e cioè senza alcun sottostante che sono già vietate in Germania. Nelle prossime ore le autorità di Francia, Italia e Spagna dovranno decidere se rinnovare o meno lo stop deciso nelle scorse settimane. L'autorità dei mercati tedesca ha però smentito anche questa voce.

Focus Piazza Affari
Dopo aver sostenuto il FTSE MIB per quasi tutta la seduta le azioni di Intesa Sanpaolo e Unicredit, riducono i guadagni nel finale di seduta chiudendo a +1,61% e +1,68% rispettivamente. Dopo una mattinata frenano anche i titoli del Lingotto: Fiat Industrial è negativo +0,91% mentre Fiat e la controllante Exor chiudono in rialzo dell'1,42 e dell'1,71% rispettivamente. In mattinata le azioni avevano beneficiato del buon andamento del settore e dell'indicazione data ieri dall'amministratore delegato Sergio Marchionne che ha negato un aumento di capitale e ha confermato i target.

Spread titoli ellenici e Bund a nuovo record
Vola intanto ad un nuovo record storico lo spread tra i titoli di Stato ellenici a 10 anni e il corrispettivo Bund tedesco. La forbice tra i due titoli si allarga a 1.627 punti base, con il rendimento decennale greco che schizza al nuovo record di 18,54% (contro 2,27% tedesco) e quello biennale al 44,92%. Pesano i timori di uno slittamento del secondo pacchetto di aiuti al Paese a causa di un probabile stallo tra i membri dell'eurozona sul nodo delle garanzie da offrire, viste le richieste avanzate dalla Finlandia. Quanto all'Italia, lo spread tra i Btp a 10 anni e i Bund decennali tedeschi scende sotto i 280 punti base con rendimento decennale al 5,03% e biennale al 3,37% alla vigilia dell'asta di 8,5 miliardi di euro di Bot semestrali e 2 miliardi di zero coupon bond biennali. La Bce ha continuato ad acquistare titoli italiani e spagnoli in questi giorni per mantenere i rendimenti decennali sotto il 5% ed evitare il rischio contagio.

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