Borse asiatiche in netto rialzo dopo che gli ultimi dati sui consumi americani hanno allentato i timori di recessione e incoraggiato Wall Street, mentre alcuni sviluppi incoraggianti nel settore bancario europeo hanno sostenuto i titoli finanziari anche nel continente. L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dell'1,16% a quota 8.953,9: vari investitori domestici hanno ripresa a comprare i titoli degli esportatori e dei gruppi bancari, mentre quelli stranieri sembrano restare ancora alla finestra impedendo all'indice di superare quota 9mila.

Del resto lo yen resta forte anche dopo l'investitura _ salutata con favore dagli analisti finanziari _ di Yoshihiko Noda _ il ministro delle finanze che è intervenuto 3 volte in meno di un anno sul mercatodei cambi _ a presidente del Partito Democratico, carica che lo ha condotto oggi a essere nominato premier dalla Dieta. Nei 15 mesi dell'esecutivo guidato da Naoto Kan, il Nikkei ha perso il 7,2%.

Dopo aver presenziato all'ultima riunione del governo Kan _ che si è dimesso questa mattina ma resterà in carica fino al lancio del nuovo esecutivo (giovedì o venerdì) _ Noda ha dichiarato: "Sono consapevole dei problemi creati dallo yen forte e dalla deflazione. Ma al tempo stesso dobbiamo mantenere una disciplina fiscale". I mercati obbligazionari stanno reagendo con sollievo alla prospettiva che non ci sarà un massiccio ricorso a nuove emissioni di bond e i tassi sul decennale di riferimento sono leggermente scesi all'1,01 per cento.

Il prossimo ministro dele Finanze, secondo le indiscrezioni, sarà l'ex ministro degli esteri Katsuya Okada o, in alternativa, l'ex capo di gabinetto Yoshito Sengoku. Gli ultimi dati sulla disoccupazione in Giappone, intanto, evidenziano a luglio un aumento al 4,7% dal 4,6% di giugno, per il secondo mese consecutivo di incremento che evidenzia i perduranti effetti dello tsunami. Il numero dei disoccupati, ponderato su base stagionale, è salito di 50mila unità a 2,94 milioni, mentre quello degli occupati è diminuito di 40mila unità a 59,59 milioni.

Gli ultimi dati dal settore automobilistico, poi, indicano la tendenza a un progressivo ritorno alla normalità, salvo che per la Honda ancora alle prese coni postumi del terremoto (a luglio la sua produzione globale risulta ancora del 34,4% inferiore a un anno prima); Nissan ha addirittura aumentato produzione ed export totali di quasi il 20%, mentre Toyota contiene il calo produttivo mondiale nel 6,1%. L'anticipazione del quotidiano Nikkei secondo cui Sony, Hitachi e Toshiba intendonoconferire in una joint venture le loro attività nei pannelli Lcd di piccole dimensioni ha intanto contribuito a sostenere in Borsa il comparto tecnologico.

Mentre vari mercati asiatici sono oggi chiusi per festività (Singapore, Malaysia, Indonesia e Filippine) _ il che rallenta i volumi di contrattazione _ , il trend positivo della Borsa giapponese trova riscontro anche su altre piazze. A Hong Kong spicca la performance del titolo di China Construction bank, che è balzato di oltre il 4% _ spingendo l'indice generale oltre il 2% _ sulla notizia che Bank of America sta vendendo circa la metà della sua partecipazione nell'istituto per un valore di circa 8,3 miliardi di dollari. Tra i compratori, secondo le indiscrezioni, figura la holding di Singapore Temasek, che diventerà il secondo azionista alle spalle del governo cinese.

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