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Questo articolo è stato pubblicato il 07 settembre 2011 alle ore 15:30.
Wall Street si accoda al rialzo dei mercati asiatici ed europei, che arriva dopo lo scrollone di ieri, seguito al lunedì nero. Gli indici, positivi fin dall'apertura, hanno accelerato dopo il Beige Book della Fed che ha confermato una crescita economica modesta. Ora l'attenzione è rivolta al pacchetto di riforme per la crescita e l'occupazione che il presidente Barack Obama proporrà domani al Congresso e che dovrebbe iniettare nell'economia l'anno prossimo tra i 300 e 400 miliardi di dollari.
Alla fine delle contrattazioni il Dow Jones guadagna il 2,47% a 11.414,86 punti. Ancora meglio lo S&P500 con +2,66% a 1.198,62 punti e il Nasdaq Composite che balza del 3% a 2.548,94 punti. Tra i singoli titoli in evidenza Yahoo! (+5,4%): i mercati premiano il ribaltone ai vertici con l'ad Carol Bartz (licenziata al telefono) sostituita dal direttore finanziario Tim Morse. Scatto anche di Chevron (ha scoperto un giacimento importante nel sito Moccasin, nel Golfo del Messico, di cui ha una quota del 43,75%). Ma corrono soprattutto i bancari con rialzi medi del 6% e Bank of America che balza del 7% dopo il ribaltone al vertice che visto l'uscita dal gruppo del numero uno della divisione consumer banking, Joe Price, e del capo del wealth and investment management, Sallie Krawcheck).
Chiusura sui massimi a Piazza Affari, con l'indice FTSE MIB che guadagna il 4,24%. Bene anche Francoforte (+4,07%), Parigi (+3,63%) e Londra (+3,14%). Atene ha chiuso a +7,98%, beneficiando della decisione della Corte costituzionale tedesca che ha respinto la richiesta di un gruppo di euroscettici di bloccare la partecipazione della Germania al piano di salvataggio della Grecia.
A Piazza Affari i titoli tartassati dalle vendite negli ultimi giorni sono stati quelli più comprati. È il caso di Fiat (+8,55%) ed Exor (+8,13%) in una buona giornata per gli automobilistici europei, della quale hanno beneficiato anche Pirelli (+7,36%) e Fiat Industrial (+5,09%).
Il corale rialzo del listino ha riguardato anche le banche tra le quali si è messo in luce il Banco Popolare (+6,96%). Per Unicredit il recupero è stato del 4,97%, per Intesa del 3,81%. Bene anche Bpm (+4,68%), che valuta l'ipotesi di un possibile rinvio dell'aumento di capitale. Fuori dal paniere principale Bper (+7,28%) ha festeggiato il prossimo ingresso tra le blue chip del Ftse Mib. Unici segni meno tra i big, quello di Campari (-1,73%), penalizzata da un giudizio "sell" di Goldman Sachs, e di Parmalat (-0,48%), ieri positiva. Tra i titoli minori da segnalare lo strappo di Eems (+37,1%) grazie al boom nelle vendite di pannelli. In linea col resto del listino Seat (+4,06%)
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