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Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2011 alle ore 20:30.
L'ultima modifica è del 04 ottobre 2011 alle ore 15:35.
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Petrolio sotto i 100 dollari
Il prezzo del petrolio scende sotto i 100 dollari al barile a Londra mentre a New York tocca i minimi da un anno sui timori per una nuova crisi economica e un relativo calo della domanda. Il Brent con consegna a novembre quota 99,32 dollari, ai minimi dal 9 agosto, dopo aver perso più di due dollari rispetto a ieri. Il Wti, invece, è scivolato a 74,95 dollari sul mercato di New York ai minimi dal 24 settembre 2010.
L'Ecofin discute il potenziamento del fondo-salva Stati
Oggi prosegue, all'interno del vertice Ecofin, a Lussemburgo, il dibattito intorno all'ulteriore potenziamento del Fondo europeo salva-stati Efsf. Ieri Rehn ha sottolineato come l'utilizzo della leva finanziaria sia solo una delle possibilità sul tavolo.
Già ieri i ministri delle finanze hanno discusso fino a notte inoltrata le varie opzioni per potenziare le capacità di prestito del fondo Efsf in modo da contenere il contagio della crisi e rassicurare i mercati finanziari, senza per altro raggiungere conclusioni definitive.
Parlando al termine della riunione, il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker ha ribadito con chiarezza che «il volume dell'Efsf non sarà aumentato». L'obiettivo a cui si lavora è quello di aumentare le capacità di prestito dell'Efsf senza però accrescere le garanzie fornite dagli stati dell'eurozona e senza abbassare il rating AAA del fondo, che consente di raccogliere liquidità sul mercato a prezzi contenuti. L'Efsf poggia al momento su garanzie di 780 miliardi di euro che consentono prestiti fino ad un massimo di 440 miliardi di euro (di cui 78,8 impegnati dall'Italia).
Borse asiatiche in netto calo
Seduta negativa per le principali borse di Asia e Pacifico, al terzo calo consecutivo, frenate dalle materie prime e dai titoli dei grandi esportatori, che scontano il concambio tra euro e yen, giunto ai minimi degli ultimi 10 anni. Sui mercati orientali pesa la crisi del debito pubblico europeo, con prospettive negative per la crescita economica e sulla domanda di beni durevoli. Proprio Goldman Sachs ha tagliato le proprie stime sulla crescita di Francia e Germania, paesi per i quali è prevista una fase di recessione, mentre è saltato l'accordo europeo per concedere una tranche da 8 miliardi di euro alla Grecia.
Sulla piazza di Tokyo sono scivolati in primis i titoli delle materie prime, da Mitsubishi Corporation (-7,74%) a Mitsui Mining (-4.64%). Difficoltà anche per le macchine da cantiere di Komatsu (-5,06%) e per gli automobilistici Mazda (-4,03%), Honda (-2,78%) e Toyota (-2,54%). In calo l'elettronica con Tdk (-3,92%) e Canon (-2,58%). In controtendenza Nikon (+3,42%), che, secondo indiscrezioni di stampa, si prepara a lanciare la fotocamera D800 da 4.000 dollari e 36 megapixel di definizione.
Sotto pressione a Sidney gli estrattivo-minerari Kagara (-5,19%) ed Aquila Resources (-4,69%), ad eccezione di Sundance Resources (+5,81%) dopo che il gruppo cinese Sichuan Halong ha alzato la propria offerta a 1,3 miliardi di dollari sulle sue attività africane.
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