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Questo articolo è stato pubblicato il 18 novembre 2011 alle ore 22:05.
L'ultima modifica è del 18 novembre 2011 alle ore 08:28.

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andamento titoli

I mercati spingono per un quantitative easing in salsa europea?
I crescenti timori di un allargamento della crisi finanziaria al nucleo della zona euro mettono in secondo piano le prime indicazioni date dal neonato governo Monti sulle misure che l'Italia si appresta ad adottare per affrontare quella che lo stesso premier ha definito una grave emergenza.

«Possono dire quello che vogliono, annunciare qualunque piano, ma il problema è diverso. Non ho alcuna fiducia sulla riuscita di questi pani di austerità perché lo scenario di bassa crescita si sta rafforzando - spiega un trader -. La Bce deve entrare nella partita comprando bond senza sterilizzare. È l'unica cosa che risolverebbe i problemi ma non c'è modo che la questione venga affrontata, almeno stando a quanto si sente in Germania e nella Bce stessa».

Le pressioni speculative che hanno cominciato a lambire paesi come la Francia - il cui spread su Germania ha superato i 200 punti base - hanno intensificato il dibattito sul ruolo della Bce nelle crisi, in particolare sulla possibilità che la banca centrale agisca come prestatore di ultima istanza.
Anche stamattina, tuttavia, in un articolo sul FT, il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle ha ribadito la contrarietà tedesca all'ipotesi che la Bce stampi moneta, spiegando che ciò garantirebbe solo benefici di breve termine, generando inflazione che andrebbe poi ad annullare l'effetto delle riforme.

Focus Asia
La Borsa di Tokyo ha chiuso in calo: gli investitori restano preoccupati per i problemi del debito in Europa. In chiusura l'indice Nikkei ha perso l'1,23% a 8.374,91 punti, portandosi al livello più basso in quasi due mesi. Il Topix ha chiuso in calo dell'1,06%, scendendo a 719,98 punti. In calo anche Shanghai: l'indice generale al termine degli scambi mostra un calo dell'1,89%.

Crolla il titolo Olympus
Il titolo Olympus è crollato a Tokyo, perdendo il 16,33%, a causa del ritiro dei principali azionisti del gruppo di fotocamere colpito da uno scandalo finanziario. I movimenti speculativi che avevano portato il titolo al rialzo massimo consentito per tre giorni consecutivi, si sono rapidamente trasformati in vendite. In chiusura le azione venivano scambiata a 625 yen. Olympus ha perso quasi il 75% del suo valore di Borsa dal 14 ottobre, data dell'uscita dalla società del Ceo britannico Michael Woodford, le cui rivelazioni sulle irregolarità contabili nella direzione hanno innescato un caso clamoroso.

Giappone a Germania: crei un "firewall" contro il contagio
Il ministro delle Finanze giapponese ha chiesto alla Germania di prendere l'iniziativa in Europa per creare un "firewall" contro il contagio della crisi del debito sovrano. «È importante che la Germania svolga un ruolo centrale nella creazione di un solido piano di finanziamento che potremmo considerare come un firewall - ha detto Jun Azumi in una conferenza stampa -. Penso che la Germania debba lavorare sodo» per sviluppare questo piano, ha aggiunto. Azumi ha espresso preoccupazione per l'aumento dei tassi obbligazionari in Italia e Spagna e ha detto che è «urgente» un'azione per impedire che la situazione peggiori.

www.twitter.com/vitolops

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