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Questo articolo è stato pubblicato il 21 novembre 2011 alle ore 22:45.
L'ultima modifica è del 21 novembre 2011 alle ore 22:08.

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Focus Piazza Affari
A Piazza Affari forti vendite per Lottomatica (-7,83%), Bper (-7,5%), Exor (-7,23%) e Fiat (-6,84%). Pesante anche Banca Pop Mi (-6,82%) che ha sottoscritto l'81,7% dell'aumento di capitale. Nell'ultimo mese il titolo ha dimezzato il valore di Borsa. Adesso c'è tempo un mese di tempo in asta dei diritti inoptati, una parte dei quali dovrebbe essere sottoscritta da Investindustrial che, secondo quanto indica Websim, in tal modo porterebbe la propria quota dall'attuale 6,63% al 9,9% con un esborso complessivo di circa 110 milioni di euro (inferiore alla quota indicata inizialmente, fino a 200 milioni di euro) che ridurrebbe l'inoptato al 14% (dall'attuale 18,3%).

Continuano i ribassi (-6%) sul titolo Finmeccanica (da inizio mese il titolo ha perso il 36%). Nonostante l'inchiesta sugli appalti Enav, non ci sono state dimissioni per il presidente Guarguaglini mentre la moglie Marina Grossi è stata confermata alla guida di Selex. Pesante anche Intesa Sanpaolo (-5,66%). La sostituzione dell'ad Corrado Passera potrebbe trovare una svolta decisiva domani. Il presidente del cds Giovanni Bazoli avrebbe individuato un manager esterno, con cui si starebbe ancora trattando. «Al 90 per cento - sostengono fonti vicine alla trattativa - sará un esterno, altrimenti l'incarico andrá a Marco Morelli», il direttore generale vicario che giá esercita le funzioni del ceo, come prevede lo statuto.

Giornata di dividendi
Sul paniere principale staccano l'acconto sul dividendo A2a (0,036 euro), Atlantia (0,355 euro), Enel (0,1 euro), Terna (0,08 euro), Tenaris (0,13 dollari), Mediolanum (0,07 euro), mentre Mediobanca, che chiude l'esercizio il 30 giugno, stacca il dividendo annuo (0,17). Nel resto del listino, quota ex dividendo anche Recordati (0,2 euro).

Commodities
Con la crisi del debito che s'aggrava su ambedue le sponde dell'Atlantico incidendo negativamente sulla domanda per i beni energetici, a New York i future sul greggio con scadenza a gennaio hanno terminato la seduta a 96,92 dollari al barile, in calo di 75 centesimi rispetto alla chiusura di venerdì. Sulla scia del rafforzamento del dollaro che ha minato la richiesta per il lingotto come bene di rifugio, a New York l'oro era calato fino a toccare quota 1.670,50 dollari l'oncia, il minimo dallo scorso 25 ottobre. I future sull'oro con scadenza a dicembre sono poi cresciuti leggermente prima di chiudere a 1.678,60 dollari l'oncia, in ribasso di 46,50 dollari rispetto alla seduta di venerdì.

Focus Borse asiatiche
Avvio di settimana al ribasso per le Borse asiatiche. Il listino di Tokyo ha già chiuso a -0,32%, Hong Kong cede il 2%. Male anche Shanghai e Mumbai, con ribassi intorno al punto percentuale.

Listino azionario italia

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