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Questo articolo è stato pubblicato il 28 dicembre 2011 alle ore 17:34.
L'ultima modifica è del 28 dicembre 2011 alle ore 08:36.

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Milano apre incerta, spread sopra 500, occhi puntati sull'asta BotMilano apre incerta, spread sopra 500, occhi puntati sull'asta Bot

Dopo tre giorni (e una mattina) di rialzi consecutivi le Borse europee chiudono in ribasso. A Milano (che si prepara ad archiviare un anno pesante avendo bruciato il 25% del valore) il FTSE MIB ha perso lo 0,85%, Parigi l'1,03%%. Maglia nera a Francoforte con un calo dell'1,61%. Mentre resiste Londra (+0,18%). Le vendite sull'azionario (in una giornata a scambi ridotti dove i volumi rarefatti hanno contribuito ad amplificare i movimenti di prezzi e spread) si sono accentuate dopo il ribasso dell'euro che ha perso la soglia di 1,3 dollari, scivolando ai minimi dall'11 gennaio 2011.

A Piazza Affari male le banche, giù Fiat e Fondiaria - Sai (titole peggiore).

andamento titoli

I listini hanno vanificato il rialzo della mattinata seguito al successo dell'asta dei BoT, collocati in mattinata dal Tesoro (in attesa dell'asta di BTp prevista per domani). È risalito anche lo spread tra BTp e Bund oltre quota 500 punti (in linea con la chiusura di ieri) dopo un'escursione al ribasso a 481 punti. Il tasso sul decennale è tornato al 7%. Mentre lo spread tra Italia e Spagna sulla scadenza a 10 anni è volato al massimo di 183 punti base.

In attesa dell'asta di domani
Il tasso del benchmark decennale marzo 2022, sceso in mattinata al 6,80% ha chiuso in rialzo al 7,05% dal 6,98%, tenendosi su un livello considerato insostenibile dagli analisti. Proprio il marzo 2022, insieme al BTp triennale novembre 2014, all'off the run settembre 2021 e al CCTeu a tasso variabile novembre 2014, è uno dei titoli che verrano offerti in asta domani.

Nell'ultimo collocamento di fine novembre, i rendimenti erano schizzati ai massimi dall'introduzione della valuta unica, volando al 7,56% per il decennale, e al 7,89% per il tre anni, che oggi in chiusura quota in area 5,70%. Gli operatori restano cauti e preferiscono non azzardare previsioni.

«È un'asta di fine anno e può succedere davvero di tutto, perché il mercato è davvero illiquido. Certo, le condizioni dei mercati sono leggermente migliori rispetto a un mese fa, ma le tensioni restano tutte e la volatilità pure» osserva un trader.

Secondo Angelo Drusiani di Banca Albertini Syz sui mercati hanno pesato «i timori per l'asta di BTp in programma domani e il fatto che la Bce non stia più sostenendo i titoli di Stato italiani sul secondario". Secondo l'esperto i rendimenti dell'asta di domani saranno sicuramente più vicini ai livelli di oggi pomeriggio e di ieri e non a quelli a cui abbiamo assistito questa mattina».

Giù Wall Street
Negativa anche la chiusura di Wall Street con il Dow Jones che ha ceduto l'1,14% a 12.151,41 punti, il Nasdaq Composite l'1,34% a 2.589,98 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,25% a 1.249,64 punti.

Tra i singoli titoli Morgan Stanley cede il 2,5%. In mattinata ha annunciato il licenziamento di 580 dipendenti a New York nell'ambito di un programma di riduzione del personale che contempla 1.600 tagli nel primo trimestre del 2012.

Tra i titoli in evidenza Eastman Kodak (0,65 dollari, in calo del 5%): due direttori si sono dimessi la scorsa settimana, secondo quanto ha fatto sapere ieri la società fotografica in una comunicazione alle autorità Usa. (news).

Bank of America (5,28 dollari, in calo del 3,5%): una Corte d'Appello americana ha deciso di risolvere ladisputa tra gli investitori istituzionali sull'eventualità che l'accordo su un'ipoteca da 8,5 miliardi di dollari di BofA debba essere rimandato a un tribunale di New York per essere approvato.

Giornata a scambi ridotti
«Gli spunti operativi restano veramente pochi. I volumi sono maggiori rispetto a ieri, ma ha poco significato anche commentare i movimenti sull'azionario e sull'obbligazionario in una giornata in cui gli scambi sono rarefatti», commenta un gestore.

Depositi alla Bce, nuovo record
Allo stesso tempo, però, si segnala il nuovo record raggiunto dal bilancio della Bce a quota 2.730 miliardi di euro, oltre al record depositi presso la Bce, balzati a 452,034 miliardi. Esattamente come avvenuto con il record di ieri, si confermano le tensioni sull'interbancario, con le banche che continuano a preferire il deposito di denaro presso la Bce a tassi decisamente meno vantaggiosi (+0,25%).

Euro ai minimi da gennaio
Chiusura in deciso calo per l'euro in un mercato caratterizzato da un basso volume di scambi per le festività di natale. Al termine degli scambi, e nonostante l'esito molto soddisfacente dell'asta di BoT a sei mesi italiani, l'euro è scambiato a 1,2947 dollari contro 1,3072 ieri sera. Si tratta del livello più basso in quasi un anno, esattamente dall'11 gennaio. La divisa comune tratta inoltre a 100,98 yen (101,77), 0,8368 sterline (0,8348) e a 1,2205 franchi (1,2213). Il dollaro é scambiato a 77,94 yen (77,85), 0,9418 franchi (0,9343) e 1,5486 per una sterlina (1,5663). Alla chiusura di Wall Street la divisa europea era trattata a 1,2934 dollari tra scambi esigui dopo un minimo a 1,2912 dollari. L'euro è sceso inoltre al minimo da 10 anni contro yen a quota 100,70.

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