Ultimo aggiornamento 17.40

Chiusura contrastata per le principali borse europee. Al termine degli scambi Parigi cede lo 0,19%, Francoforte lo 0,17% mentre Madrid arretra dello 0,54 per cento. In controtendenza Piazza Affari con gli indici Ftse Mib e Ftse It All Share che archiviano la seduta a +0,25 e +0,23% rispettivamente. Sul filo della parità la chiusura di Wall Street. Dopo una seduta negativa gli indici hanno recuperato terreno grazie alle buone indicazioni sulla ripresa dell'economia americana arrivate dal Beige Book della Fed.

Focus Piazza Affari
La Borsa milanese è sostenuta dalla seconda giornata consecutiva di rialzi del comparto bancario. Bene in particolare Unicredit (+6,35%) dopo il tracollo delle ultime sedute. Oggi è il terzo giorno per aderire all'aumento di capitale (si potrà farlo fino al 20 gennaio). I diritti di opzione (che consentono di aderire all'aumento sottoscrivendo due nuove azioni al prezzo di 1,934 in cambio di una vecchia) mettono a segno un rialzo del 22%. Positiva anche Banca Popolare di Milano (+9,37%) che festeggia la svolta al vertice con la recente nomina di Piero Montani alla guida dell'istituto. Forti acquisti anche su Banca Mps (+8,05%), anch'essa bersagliata dalle vendite di inizio settimana.

La crisi dell'Eurozona
In generale sui mercati prevale il nervosismo per la crisi dell'Eurozona, paradossalmente accentuato dal buon esito dell'asta tedesca (per la prima volta nella storia i Bobl a 5 anni sono stati piazzati a un rendimento inferiore all'1%) che certifica la forte domanda di beni rifugio degli investitori. Allo stesso tempo il capo del dipartimento rating sovrani di Fitch, David Riley, in un incontro con gli investitori, ha indicato che la Bce dovrebbe acquistare più titoli di Stato italiani per scongiurare la prospettiva di un collasso dell'euro. «La fine dell'euro sarebbe un cataclisma» ha dichiarato Riley, secondo il quale uno scenario simile non è da considerare impossibile nel caso l'Italia non superi i suoi problemi di debito. Frasi che hanno indebolito l'euro, scivolato sui minimi di 16 mesi nei confronti del dollaro poco sopra quota 1,27.

Le Borse poi non hanno reagito all'esito dell'incontro Monti-Merkel in cui la cancelliera tedesca ha dato la disponibilità a versare più capitali nel fondo salva-Stati. «È tutto abbastanza in linea alle attese. Mi sembra che vengano in parte accolte le richieste italiane. I due paesi appaiono allineati», commenta un gestore. I mercati hanno prima archiviato il dato, peraltro atteso, del Pil tedesco, crescito del 3% del 2011.

Prossime aste
Il mercato obbligazionario attende per giovedì e venerdì, invece, i risultati delle aste in Italia e Spagna. Il Tesoro punta a raccogliere 12 miliardi di euro con aste di BoT a 5 e 12 mesi. In questo scenario Lo spread Btp-Bund si attesta a 519 punti base con rendimenti dei BTp a 10 anni sempre sopra la soglia del 7 per cento.

Resta fragile la fiducia tra le banche
Intanto resta scarsa la fiducia tra gli istituti di credito con le banche che preferiscono ricorrere allo sportello Bce, pur remunerato soltanto allo 0,25%, piuttosto che prestarsi fondi tra loro a tassi più elevati. I depositi overnight all'Eurotower hanno toccato il nuovo record 485,898 miliardi a fronte dei 481,935 miliardi (precedente massimo assoluto). Lo rende noto la stessa Bce, precisando che i prestiti chiesti dalle banche sono aumenti a 1,912 miliardi (da 1,519 miliardi).

Focus Tokyo
Nuova seduta di segno positivo alla Borsa di Tokyo, la seconda consecutiva, grazie soprattutto all'effetto trainante dei buoni risultati registrati in serata a Wall Street (Nasdaq +0,97%; Dow Jones +0,56%).

Al termine delle contrattazioni l'indice Nikkei dei 225 titoli principali è salito comunque a quota 8.447,88 dopo aver guadagnato 25,62 punti pari allo 0,30%. Bene oggi anche il Topix relativo all'intero listino, che a sua volta è cresciuto di 1,54 punti pari allo 0,21% per attestarsi in chiusura a quota 733,47.

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