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Questo articolo è stato pubblicato il 12 gennaio 2012 alle ore 22:00.

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Chiusura in deciso rialzo per Piazza Affari sebbene lontano dai massimi di giornata. Al termine degli scambi gli indici Ftse Mib e Ftse It All Share guadagnano rispettivamente il 2,09 e il 2 per cento. La borsa milanese chiude in controtendenza rispetto al resto d'Europa dove le principali piazze archiviano la seduta appena sotto la parità con l'eccezione di Francoforte (+0,44%). Chiude in leggero rialzo Wall Street. Al termine degli scambi il Dow Jones guadagna lo 0,17%, il Nasdaq lo 0,51% mentre l'S&P500 chiude a +0,23 per cento.

Buoni risultati dalle aste di Italia e Spagna
A favorire l'entusiasmo di Piazza Affari sono le aspettative (centrate) sull'esito delle aste di titoli italiani e spagnoli. Il Tesoro ha collocato tutti i 12 miliardi di BoT annuali con rendimenti in picchiata e domanda sostenuta. Favorevole anche il riscontro dell'asta di Bonos spagnoli. I mercati archiviano anche la decisione della Banca centrale europea che lasciato invariato il tasso di riferimento, in ogni caso al minimo storico dell'1%.

Scendono gli spread
Intanto lo spread, il differenziale di rendimento tra BTp decennali e Bund tedeschi, equivalenti scende fortemente attestandosi a quota 479 punti, ben lontano dai 515 dell'apertura (rendimento del decennale italiano al 6,32%). I mercati beneficiano anche del via libera della cancelliera tedesca Angela Merkel alla manovra approvata dal governo Monti e alle liberalizzazioni che dovrebbero essere approvate la prossima settimana.

Focus Piazza Affari
Sul listino milanese, protagonista è ancora una volta Unicredit (+13,53%), in rialzo per la terza seduta consecutiva, nel quarto giorno dell'aumento di capitale. Nuovo balzo dei diritti di opzione (+32%) che raggiungono area 1,54 euro. Il 9 gennaio ha preso il via l'operazione che consente agli azionisti di UniCredit di esercitare i diritti acquistando due nuove azioni (al prezzo di 1,934 euro) ogni titolo (sia risparmio che ordinaria) "vecchio" (ossia posseduto "prima del 20 gennaio", quando scade l'aumento). Bene gli altri bancari, in particolare Mediobanca (+8,06%) e Banca Mps (+8,81%) mentre Atlantia (-3,18%) risente della possibile revisione delle tariffe da parte del governo.

Focus Tokyo
La Borsa di Tokyo ha chiuso in calo con il Nikkei in flessione dello 0,74%, in linea con la debolezza generalizzata delle Piazze asiatiche. Per gli investitori tornano le preoccupazioni sulla crisi europea che continua a indebolire l'euro mettendo a rischio le esportazioni nipponiche. La seduta, tuttavia, é stata caratterizzata da volumi limitati con appena 1,38 miliardi di titoli scambiati, in ulteriore flessione rispetto ai giorni scorsi.

www.twitter.com/vitolops

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