Il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha detto che l'economia europea si sta stabilizzando, con "un certo miglioramento qui e là". "Abbiamo avuto un quarto trimestre molto debole l'anno scorso. Adesso è possibile vedere una stabilizzazione esitante ma anche qualche segnale, qualche primo segnale, di un certo miglioramento", ha dichiarato Draghi alla stampa al termine di una riunione dei ministri delle Finanze e dei cogernatori del G20.

Nonostante gli «importanti progressi» fatti, la crisi del debito europea va affrontata in modo più massiccio: ne sono convinti i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali del G20 che chiedono all'Europa che rafforzi il firewall,ossia la barriera anticrisi, per scongiurare il rischio di nuove situazioni difficili come quella della Grecia.

Nel corso della riunione del G20 il gruppo, che riunisce le potenze più industrializzate e le economie emergenti del mondo, sollecita in particolare una decisione in tal senso entro il mese di marzo, la qual cosa rappresenterebbe «un contributo essenziale» per dotare di maggiori risorse nella riunione del prossimo aprile il Fondo Monetario Internazionale (fondi che verrebbero poi elargiti sotto forma di crediti ai paesi in difficoltà). Stati Uniti in testa, il G20 ha fatto quindi pressioni sul Vecchio Continente perché rafforzi i suoi strumenti anti-crisi fino ad almeno 750 milioni di euro. Pur con il distinguo della Germania, poco incline a una nuova iniezione di risorse, un pronunciamento dell'Europa potrebbe avvenire già nel prossimo Consiglio Europeo previsto per l'1-2 marzo a Bruxelles.

L'esito del vertice di Città del Messico è stato essenzialmente questo, ma nonostante un confronto a tratti intenso , «non c'è stata alcuna contrapposizione tra l'Europa e il resto del mondo», ha assicurato il vice ministro dell'Economia Vittorio GrilliA suo parere, "in alcuni paesi vi sarà una leggera recessione, ma per la media dell'eurozona la situazione sembra in via di stabilizzazione".

Le banche europee stanno rafforzando il capitale per esaudire i livelli richiesti dall'Eba ma non lo stanno facendo «diminuendo gli impieghi all'economia». ha spiegato il presidente Bce Draghi nella conferenza stampa finale del G20 secondo cui il rafforzamento è avvenuto tramite il ricorso a mezzi freschi.Anzi, ha rimarcato il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, c'è stata «una notevole convergenza» sulla necessità di andare avanti nel processo di rafforzamento dei firewall.

«È un percorso parallelo - ha spiegato Grilli - e che riguarda sia il firewall europeo sia quello che fa riferimento all'Fmi. Si tratta di una semplice tempistica». Nel comunicato finale, viene comunque riconosciuto all'Eurozona di aver compiuto «importanti progressi» ma si confermano «modeste» le aspettative di crescita per il 2012 mentre i rischi al ribasso continuano a rimanere «alti».

Per il G20, la crescita resta insomma debole nelle economie avanzate e più forte, anche se in rallentamento, nei paesi emergenti. Preoccupa in questo senso non solo la disoccupazione, ma anche i rischi di un aumento del prezzo del petrolio dovuto più alla situazione geopolitica in Medioriente che ad una strozzatura della domanda.

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