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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2012 alle ore 17:36.
L'ultima modifica è del 15 maggio 2012 alle ore 08:41.
Anche Wall Street chiude in rosso. Il Dow Jones perde lo 0,50% a 12.631,77 punti, il Nasdaq cede lo 0,30% a 2.893,76 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,44% a 1.332,44 punti.
Le Borse si lasciano alle spalle l'ennesima giornata negativa, sulla scia della crisi Greca. Il mancato accordo sul governo tecnico in Grecia con conseguente ritorno alle urne condanna le borse a chiudere in ribasso: Milano lascia sul terreno il 2,56%, ed è la peggiore d'Europa. Seguono Madrid (-1,60%), Londra (-0,51%), Francoforte (-0,79%) e Parigi, che lascia sul terreno lo 0,61%. I listini archiviano l'indice Zew tedesco, sceso a 10,8 punti, sotto attese.
Focus Piazza Affari
A Piazza Affari cade Mediaset. Vendite sui bancari (in particolare Mps e Banco Popolare, assieme a Mediolanum) dopo il taglio di rating a 26 istituti di credito operato da Moody's.
Spread in area 440
Lo spread tra Btp e Bund risale fino a 439 punti, dopo che l'ennesimo flop nei colloqui politici in Grecia ha aperto la strada a nuove elezioni. Il rendimento del Btp a 10 anni sale al 5,86%. Il differenziale tra Spagna e Germania è a 484 punti base e quello della Francia a 134.
Valute
Continua la fase di indebolimento dell'euro che risente delle tensioni per la crisi del debito europeo e dell'incognita sull'evoluzione della crisi politica in Grecia. La divisa comune è scesa poco fa sotto quota 1,28 dollari, tornando sui minimi dal 18 di gennaio (cambio euro/dollaro).
Rallentano le vendite al dettaglio negli Usa, male anche le scorte
Dopo il solido inizio di quest'anno negli Stati Uniti le vendite al dettaglio sono rallentate, crescendo lievemente ad aprile e riflettendo la prudenza dei consumatori americani. Come riporta il dipartimento al Commercio, le vendite al dettaglio sono aumentate ad aprile dello 0,1% a 408,04 miliardi di dollari e del 6,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato è cresciuto meno delle aspettative degli analisti, che attendevano un rialzo dello 0,2%.
Le scorte aziendali negli Stati Uniti sono cresciute in marzo dello 0,3% a quota 1.580 miliardi di dollari. Lo ha reso noto oggi il dipartimento del Commercio secondo cui nel mese le vendite aziendali sono invece cresciute dello 0,6% a 1.241 miliardi di dollari. Le attese degli analisti erano per un incremento dello 0,4%.
Focus Tokyo
La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in calo risentendo ancora delle incertezze della zona euro e, in particolare, della Grecia. Il Nikkei ha ceduto lo 0,81% e il Topix l'1,23% muovendosi in scia alla brutta giornata registrata ieri sui listini Ue e su Wall Street. Male, in particolare, i titoli bancari che hanno risentito anche del downgrade di Moody's su 26 banche italiane.
Pil tedesco sopra le attese, Francia a crescita zero
Dalla Germania arrivano indicazioni macro positive con il Pil, nel primo trimestre 2012, cresciuto dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Lo dice l'istituto di statistica federale Destatis. L'economia è cresciuta oltre le previsioni.
La Francia ha invece registrato una crescita zero per il Pil nel primo trimestre in linea con le attese degli analisti. Le esportazioni hanno rallentato a +0,3% da +1,1% mentre le importazioni sono salite dello 0,7% dopo il calo dell'1,4% del periodo precedente.
C'è però una buona notizia. Sempre nel primo trimestre in Francia sono stati creati 10.200 posti di lavoro (+0,1%). Dopo due trimestri negativi (-22.600 nel quarto trimestre e -31.500 nel terzo trimestre) la Francia ha quindi ricominciato a creare occupazione.
Eurozona a crescita zero nel primo trimestre
La crescita complessiva dell'area euro è pari a zero nell'area nel primo trimestre: secondo la stima preliminare diffusa da Eurostat il Pil totale dell'Unione valutaria non ha mostrato variazioni rispetto ai tre mesi precedenti. Un dato leggermente migliore delle attese: in media gli analisti si attendevano una contrazione dello 0,2% dopo il meno 0,3% subìto dal Pil dell'area euro negli ultimi tre mesi del 2011. Variazione nulla anche nel confronto su base annua. Crescita a zero anche guardando a tutta l'Unione europera a 27 dai tre mesi precedenti, mentre nel confronto annuo il Pil ha segnato un limitato più 0,1 per cento.
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