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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2012 alle ore 16:06.

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Proteste davanti all'università "La Sapienza" di Roma (Ap)Proteste davanti all'università "La Sapienza" di Roma (Ap)

«Superata l'emergenza, occorre che il consolidamento fiscale sul quale i governi dell'euro hanno compiuto straordinari progressi, si riqualifichi con una diminuzione della spesa corrente e del prelievo fiscale». È quanto afferma il presidente della Bce Mario Draghi, iniziando la sua lezione alla facoltà di economia a La Sapienza per la giornata dedicata alla memoria del professor Federico Caffé.

Le misure della Bce hanno evitato collasso banche
«Le misure straordinarie varate dalla Bce ci hanno fatto guadagnare tempo, preservando la funzionalità della politica monetaria, impedendo un collasso dei mercati bancari» che avrebbe avuto effetti su produttività e lavoro «di gran lunga più pesanti» di quelli che ci sono stati, ha detto Draghi.

La crisi ha colpito i giovani più di tutti
«La crisi internazionale ha colpito tutti, ma i giovani in modo particolare», continua il presidente della Bce. «La iniqua distribuzione del peso della flessibilità solo sui giovani -aggiunge Draghi - una eterna flessibilità senza speranza di stabilizzazione, porta tra l'altro le imprese a non investire nei giovani il cui capitale umano spesso si deteriora in impieghi di scarso valore aggiunto».

Giovani sottoutilizzati: un freno alla crescita
«Il sottoutilizzo delle risorse dei giovani riduce in vari modi la crescita -continua Draghi - abbassa la probabilitá di nascita di nuove imprese, mediamente più innovative delle altre, determina a lungo andare il decadimento del capitale umano, frenando l'assimilazione del progresso tecniche l'efficienza dei processi di produzione. Oltre a ferire l'equità, costituisce uno spreco che non possiamo permetterci».

Sul ruolo delle banche
Poi, un passaggio ancor più incisivo sul ruolo delle banche. «Le banche dell'area euro devono rimettersi in condizioni di finanziare l'economia reale: è essenziale per la crescita e per l'occupazione», ha avvertito il presidente della Bce. Ci vorrà tempo, ha ribadito Draghi, per valutare il pieno effetto dei maxi prestiti. Ad ogni modo «è vitale per la crescita e l'occupazione, che gli istituti di credito tornino a porsi in condizione di rifinanziare l'economia».

Contestato dai manifestanti: lanci di uova verso l'auto di Draghi
Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi è stato contestato da alcune decine di giovani manifestanti e studenti. Il corteo di auto che accompagnava Draghi è stato anche oggetto di lanci di alcune uova, tuttavia le forze dell'ordine presenti sul posto hanno precisato che non vi sono stati episodi di violenza né alcuno scontro tra i manifestanti e la polizia. Ad ogni modo le forze dell'ordine erano a loro volta presenti in maniera massiccia con un cordone di sicurezza di diverse decine di uomini, che hanno attentamente filtrato gli ingressi al convegno.

Gli studenti: ci hanno manganellato
All'arrivo di Draghi - hanno spiegato gli studenti - la Polizia schierata ha circondato gli studenti che continuavano a manifestare pacificamente. Per diversi minuti è stato bloccato l'ingresso della facoltà di Economia, dove si teneva il convegno, e bloccata interamente la via antistante ad Economia. Alcuni di noi hanno trovato un varco, dalla mensa universitaria, e si sono messi a correre riuscendo dunque ad entrare nella facoltà, altri sei studenti sono stati manganellati e bloccati dagli agenti della polizia«.

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