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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2012 alle ore 16:10.
L'ultima modifica è del 27 luglio 2012 alle ore 11:39.

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Hollande e Merkel in un recente incontro (Ansa)Hollande e Merkel in un recente incontro (Ansa)

Ricalcando le parole usate ieri dal presidente della Bce Mario Draghi, il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel si sono a loro volta detti «pronti a tutto» per preservare l'euro. Lo riporta il portavoce della Merkel al termine della consultazione telefonica tra i due leader. La Francia e la Germania sono «determinate a fare ogni cosa per proteggere la zona euro», si legge in un comunicato congiunto della cancelleria tedesca e dell'Eliseo, diffuso al termine del vertice telefonico. «Per questo - si legge nella nota - gli Stati membri, così come le istituzioni europee, devono assumersi le loro responsabilità per le rispettive competenze». In Borsa i listini sono ripartiti al rialzo.

Napolitano e Draghi, fuori programma a Londra
Fuori programma per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita oggi a Londra per la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi. Tornando in Ambasciata dopo la visita a Casa Italia, Napolitano ha incontrato il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. Una fonte del Quirinale conferma: "Si sono incontrati quasi per caso dopo essersi sentiti al telefono e aver saputo di essere entrambi a Londra. Non è stato un lungo colloquio ma hanno comunque parlato dei problemi finanziari ed economici del momento".

La Spagna avrebbe discusso con la Germania un piano di salvataggio integrale che vedrebbe coinvolta la Troika per circa 300 miliardi di euro se i tassi di rifinanziamento del suo debito restassero insostenibili come in questo momento: l'ipotesi, circolata nei giorni scorsi, è stata confermata alla Reuters da una fonte Ue. «Non ci sarà alcun salvataggio, non è previsto», ha detto il governo spagnolo a proposito delle indiscrezioni citate dalla Reuters su un piano da 300 miliardi di cui Madrid avrebbe già discusso con Berlino.

Intanto la Banca centrale europea sta preparando un piano «concertato con gli Stati Ue per limitare l'aumento dei tassi d'interesse della Spagna e dell'Italia». Lo scrive Le Monde nell'edizione in uscita questo pomeriggio, senza citare fonti. Il piano (anticipato ieri dal Sole 24 Ore) è mirato all'acquisto dei titoli del debito italiano e spagnolo sul mercato secondario da parte dell'Efsf nelle prossime settimane, seguiti da acquisti sul primario da parte dell'Esm. La Bce prenderebbe parte all'azione solo nel caso in cui i Governi utilizzassero i fondi di salvataggio. Il presidente francese Francois Hollande e il Cancelliere tedesco Angela Merkel discuteranno il piano d'azione, preparato dalla Bce con gi Stati dell'eurozona, oggi al telefono.

Come di consueto la Bundesbank questa mattina aveva raffreddat le attese di una ripresa degli acquisti calmieranti di titoli di Stato da parte della Bce: la Banca centrale tedesca ha fatto sapere di «non aver cambiato parere» sulla questione, riporta Dow Jones citando un portavoce. Gli acquisti di bond dalla Bce con il programma Smp sono «problematici», ha aggiunto la Bundesbank, e creano «falsi incentivi». In definitiva «non è il modo migliore di affrontare la crisi» dei debiti pubblici.

Tuttavia in replica alla Buba il governo tedesco ha fatto sapere di essere pronto a fare «tutto quello che è necessario politicamente» nella crisi dell'euro. Inoltre la Germania «rispetta l'indipendenza della Bce», ha detto il portavoce del governo tedesco, Georg Streiter, nel corso di un briefing con la stampa. Berlino, inoltre, «non cambia idea e vuole che la Grecia resti nella zona euro». Streiter ha anche aggiunto che la il governo tedesco «rispetta l'indipendenza della Bce». A chi gli ha chiesto un'opinione a proposito delle affermazioni di Mario Draghi su una Banca centrale europea «pronta a fare di tutto per salvare la moneta unica», Streiter ha quindi ricordato che con tale posizione la Bce «adempie a quella che è la sua missione».

Mentre Streiter, quindi, è sembrato bacchettare la Bundesbank, poco dopo la portavoce del ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble ha riportato indietro le lancette dell'orologio. Il governo tedesco non cambia linea, ha detto, e ribadisce di essere contrario a concedere una licenza bancaria per il futuro meccanismo europeo di stabilità Esm. Doccia fredda? Macché. Le agenzie hanno battuto poco dopo alcune dichiarazioni rassicuranti dello stesso ministro delle Finanze tedesco. Schäuble «ha accolto con favore» le dichiarazioni rese ieri dal presidente della Bce, Mario Draghi, riguardo alla necessità di «agire per salvaguardare l'euro». In una dichiarazione sullo stato generale dell'Eurozona, Schäuble ha detto, inoltre, di «guardare con favore alla disponibilità della Bce a intervenire nel quadro del mandato della Banca centrale». Al primo posto, nello scenario europeo, restano «gli sforzi di riforma» dei Paesi dell'Eurozona.

Ieri le parole del presidente della Bce, Mario Draghi, avevano riacceso le attese dei mercati su provvedimenti straordinari anti crisi dell'istituzione centrale. «La Banca centrale europea, attenendosi al suo mandato, è pronta a fare tutto quel che è necessario a preservare l'euro. E credetemi - ha detto -: sarà sufficiente». Draghi comunque non è stato esplicito sul cosa l'istituzione potrebbe decidere.

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