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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2012 alle ore 23:45.
L'agenzia di rating, Moody's, ha tolto la tripla A alla Francia, degradandola ad AA1 e mantenendo un outlook negativo. La decisione di Moody's di tagliare il rating della Francia e di mantenere l'outlook negativo riflette l'influenza negativa sulle prospettive di crescita di lungo termine di diverse sfide strutturali, «inclusa la graduale perdita di competitività e le rigidità del mercato del lavoro e dei servizi» afferma Moody's in una nota, sottolineando che le prospettive fiscali della Francia sono «incerte in seguito al deterioramento delle prospettive economiche». A questo si aggiunge il fatto che la «prevedibilità della resistenza della Francia a futuri shock dell'area euro è diminuita e l'esposizione della Francia ai paesi periferici dell'Europa è sproporzionatamente grande», conclude l'agenzia.
La risposta del Governo
Per il ministro francese dell'Economia, Pierre Moscovici, la perdita della tripla A indurrà il governo di Parigi «ad attuare rapidamente» le sue riforme. La Francia ha «ancora un buon rating», ha affermato ancora il ministro dell'Economia, aggiungendo: «Questa decisione riguarda la situazione lasciata dai nostri predecessori: perdita di competitività, crescita debole, deficit in aumento«. «È una sanzione della gestione del passato che ci incita ad attuare rapidamente le nostre riforme», ha proseguito il titolare di Bercy, che ritiene si debba prendere questa notizia «con calma».
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Anche perchè Moody's riconosce al governo di Parigi «le riforme che abbiamo lanciato: il patto di competitività, la nostra agenda di riforme, il risanamento dei conti pubblici», ha continuato. Moscovici cita quindi «tre punti fondamentali»: «ottenere la stabilità della zona euro», attuare il «patto di competitività», presentato a inizio novembre dal governo socialista del presidente Francois Hollande, e condurre in porto «la trattativa sul mercato del lavoro».
Per lui, per sfuggire al downgrade, ci sarebbe voluta «un'inversione» dei dati sul debito pubblico. Ma questo, ha osservato, «era impossibile». Nei giorni scorsi, si sono succedute le critiche sulle condizioni dell'economia francese. Secondo la stampa tedesca, alcuni consiglieri della cancelliera tedesca Angela Merkel hanno sottolineato che attualmente la Francia è il «vero» problema della zona euro. Mentre ha fatto scalpore l'ultima copertina del settimanale britannico "The Economist", che ritiene Parigi una «bomba ad orologeria al cuore dell'Europa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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