Chiusura debole per Wall Street, scivolata dopo l'allarme di Bernanke sul fiscal cliff. Il Dow Jones perde lo 0,05% a 12.789,74 punti, il Nasdaq sale dello 0,02% a 2.916,68 punti mentre lo S&P 500 avanza dello 0,07% a 1.387,85 punti

In chiaroscuro invece le Borse europee, con il FTSE MIB di Milano che fa peggio degli altri zavorrato da Fiat (-4,99%) giù dopo il report Ubs che ipotizza anche un aumento di capitale. Positivi gli altri principali indici europei: il Dax a Francoforte ha guadagnato lo 0,69%, il Cac40 a Parigi lo 0,65%, il Ftse100 a Londra lo 0,18%.

In mattinata sui listini erano tornate le preoccupazioni legate al contesto economico europeo, acuite dopo il taglio del rating sulla Francia da parte di Moody's. La stessa agenzia ha inoltre bocciato le banche italiane allarmando sul deterioramento in corso degli asset e sulle condizioni difficili di accesso al credito. Un outlook negativo che dovrebbe proseguire nei prossimi 12-18 mesi, secondo il rapporto dell'agenzia statunitense.

In crescita costruzione nuove case negli Usa
Intanto continuano ad arrivare buone notizie dal mercato immobiliare statunitense. La costruzione di nuove case, a ottobre, è aumentata del 3,6%. Lo rende noto il dipartimento del Commercio statunitense, specificando che gli immobili in costruzione sono risultati 894 mila. In calo invece del 2,7% le richieste per permessi di costruzione. Il dato sulle nuove case è migliore delle attese degli analisti che avevano stimato 835 mila nuovi immobili.

Fredda reazione dei bond al taglio di Moody's
Il differenziale tra i titoli di stato a 10 anni di Italia e Germania apre stabile a 356 punti (354 la chiusura di ieri) con un rendimento al 4,9%. Lo spread tra Bund e Bonos è a 453 punti con un tasso del 5,8% mentre dopo il taglio del rating da parte di Moody's la Francia mantiene il divario a 74 punti con rendimento. I bond decennali francesi hanno aperto in lieve rialzo al 2,094%, rispetto alla chiusura del 2,073% della vigilia.

Valute
L'euro si riavvicina a quota 1,28 dollari e scambia a 1,2786 contro il biglietto verde (cambio euro/dollaro e convertitore di valute).

Focus Tokyo
Dopo quattro sedute positive di fila, la Borsa di Tokyo ha chiuso in lieve flessione. L'indice Nikkei ha perso lo 0,12% e si è attestato a quota 9.142,64 mentre l'indice Topix ha ceduto lo 0,02% chiudendo a quota 762,04 (segui gli indici finanziari). Ci sono state prese di beneficio sui titoli dell'export che avevano trainato i rialzi dei giorni scorsi ma molti investitori si sono riposizionati nei settori rimasti più indietro.

La Banca del Giappone lascia i tassi invariati
La Banca del Giappone (BoJ) ha lasciato invariato il tasso principale nella forchetta 0,0%-0,1% malgrado le pressioni da parte dei politici a favore di un ammorbidimento supplementare per permettere al Paese di uscire dalla deflazione e combattere il caro-yen. La BoJ ha affermato che il rallentamento dell'economia sta continuando all'estero e che la congiuntura nipponica è più debole a causa di un calo dell'export e della produzione industriale, ma ha aggiunto di sperare in un miglioramento e in un ritorno graduale a una crescita moderata. La BoJ ha anche rilevato le numerose incertezze che pesano sull'economia interna, in particolare a causa della crisi diplomatica con la Cina che ha importanti ripercussioni sugli scambi commerciali bilaterali, mentre ha indicato che continuerà a vigilare sulla situazione dei mercati anche se i timori legati alla crisi del debito in Europa si sono in parte mitigati.

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